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ALTRO STOP GRANATA

Toro, nuova frenata a Sassuolo: Zapata e Bellanova non bastano, i granata steccano ancora

Subito sotto, la squadra di Juric reagisce e poi crea pochissimo. L'unico rimpianto è per l'occasione al 96°

L'esultanza granata al gol di Zapata

L'esultanza granata al gol di Zapata

E’ un altro passo falso, il Toro viene fermato da un’altra pericolante. Dopo la Salernitana, che giusto poche ore fa ha esonerato Inzaghi, i granata non battono nemmeno il Sassuolo e Dionisi salva la sua panchina con questo 1-1. La squadra di Juric reagisce dopo lo svantaggio a freddo, ma poi crea troppo poco e l’unica vera occasione arriva sull’ultimo pallone, con Zapata che per poco non trova la testata da tre punti.

Juric recupera in extremis Rodriguez e in mezzo alla difesa piazza Lovato per l’esordio da titolare con Djidji ad occuparsi di Laurienté, mentre a centrocampo sceglie Tameze e non Ricci per affiancare Ilic. In attacco, invece, non ci sono novità, con Vlasic a supporto di Sanabria e Zapata. Pronti, via e il Toro è subito sotto: cross dalla destra di Pedersen, Lovato e Bellanova si dimenticano di marcare Pinamonti e l’attaccante è liberissimo di colpire di testa, con Milinkovic-Savic che è poco reattivo nell’intervento. I granata partono con l’handicap ma reagiscono subito, il pareggio arriva sul solito asse Vlasic-Bellanova-Zapata e il colombiano firma il suo decimo gol in carriera al Sassuolo. Dopo l’avvio a ritmi altissimi, con il botta e risposta Sassuolo-Toro, per Juric arriva la tegola Rodriguez, con lo svizzero che chiede il cambio e lascia il posto a Masina. I granata sfondano spesso sulla destra con Bellanova, Zapata svaria bene sul fronte offensivo ma Sanabria è spento, nonostante la fascia da capitano ricevuta da Rodriguez.

Il primo tempo si chiude sull’1-1, nella ripresa i ritmi non si alzano ma rimangono piuttosto bassi. Juric concede l’esordio a Okereke e prova a cambiare la sfida a una ventina di minuti dalla fine, ma l’occasione più importante capita sul sinistro di Laurienté chiuso in corner da Milinkovic-Savic. E poi, nel finale, c’è anche un brivido procurato dal sinistro Defrel che esce di un soffio. Il rimpianto Toro è tutto sull’ultimissimo pallone, con la testata di Zapata respinta da Consigli e dal palo. E’ troppo poco, però, per cullare il sogno Europa: la rincorsa subisce una brusca frenata contro due delle squadre più in difficoltà della serie A, con Dionisi che salva la panchina con questo punticino e Inzaghi della Salernitana esonerato una settimana dopo il faccia a faccia con Juric.

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