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pianeta bianconero
17 Febbraio 2024 - 21:22
Dusan Vlahovic dopo aver segnato il gol su calcio di rigore, il 13esimo stagionale
Due punti in quattro partite hanno solo un significato in casa Juventus: «Bisogna riordinare le idee e chiarire bene l’obiettivo», dice Massimiliano Allegri al termine della partita del Bentegodi. Se fino a un mese fa, infatti, i bianconeri lottavano per lo scudetto testa a testa con l’Inter, ora viene messo in discussione anche il secondo posto in classifica, con il Milan che insidia i bianconeri e che potrebbe superarli domenica 18 febbraio in caso di vittoria. Meglio fare un bagno di umiltà. Questa Juve, come sempre dichiarato dallo stesso allenatore durante la stagione, non può lottare per lo scudetto. E anche sabato 17 febbraio contro il Verona terz’ultimo in classifica lo ha dimostrato andando sotto per ben due volte. Prima il gol spettacolare di Foloruncho, roba di pietrificare anche un gigante. Il pari di Vlahovic di rigore - finalmente -, e per il serbo in campionato sono tredici. Poi Noslin e Rabiot, quest'ultimo a rimettere le cose a posto.
A nulla sono serviti gli ingressi di Alcaraz e Chiesa (sicuramente vivaci in fase offensiva): al Bentegodi finisce 2-2. «Prendiamo gol con troppa facilità - l’analisi di Allegri -. Ora prepariamo meglio la sfida col Frosinone. Lunedì con l’Udinese abbiamo avuto 5,6 occasioni e non abbiamo fatto gol. Ma non è questione di gol sbagliati. Non dobbiamo sbagliare l’atteggiamento. Ci metti tanto per costruire ma in poco tempo riesci a distruggere. Abbiamo fatto 2 punti in quattro partite. Dobbiamo darci una riordinata generale».
E allo stesso modo la pensa uno degli uomini più “allegriani” della rosa, Adrien Rabiot: «Dovevamo fare di più - ha detto -. Sono due punti che abbiamo lasciato in corsa. Il primo gol ci ha messo un po’ di difficoltà. Dobbiamo ritrovare la compattezza, dobbiamo tornare quelli di prima, quelli di quando non prendevamo gol. Dobbiamo ritrovare la fiducia e soprattutto la vittoria». «Prima - ha aggiunto - in queste fasi di gioco eravamo più compatti. Siamo troppo gentili. Dobbiamo ritrovare la fiducia». «Stasera eravamo troppo mosci - ha concluso - ora pensiamo a difendere il secondo posto». Capito Juve?
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