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GRANATA KO A ROMA

Il Toro si arrende a un super Dybala. Juric: "Ma per l'Europa ci siamo ancora: ecco perché"

La Joya infila per tre volte Milinkovic-Savic: è la seconda sconfitta di fila. E si fa male anche Lovato

L'esultanza di Paulo Dybala, mattatore di Roma-Torino

L'esultanza di Paulo Dybala, mattatore di Roma-Torino

Il Toro si arrende a Dybala, la Joya si porta il pallone a casa dopo la tripletta per il 3-2 finale. È un altro stop per l’Europa, anche se il pari momentaneo di Zapata aveva fatto sperare. La Roma la porta a casa con tre tiri in porta, Vanja e Sazonov finiscono dietro la lavagna.

De Rossi e Juric si schierano praticamente a specchio, i jolly sono Pellegrini da una parte e Vlasic dall’altra che giocano tra le linee e tra i granata c’è anche la sorpresa Gineitis con Ricci. Il Toro trema subito e si salva al 9°, quando Kristensen colpisce un palo a porta vuota con la difesa granata incredibilmente sorpresa. Poi, però, la squadra comincia a girare, anche se la conclusione di Ricci colpisce l’esterno della rete e le altre vengono respinte dalla difesa della Roma prima ancora di arrivare da Svilar, con il portiere che si prende qualche rischio di troppo con i piedi. La maledizione degli infortuni sulla difesa del Toro si accanisce anche su Lovato, il quale chiede il cambio per un problema al polpaccio e subentra Sazonov. E proprio il georgiano la combina grossa: Azmoun è di spalle ma lui gli dà un pestone, Dybala spiazza Vanja dal dischetto e la Roma è avanti. I granata, però, reagiscono subito e nemmeno due minuti dopo trovano il pari sul solito asse Bellanova-Zapata, con un altro cross perfetto del laterale e l’imperioso colpo di testa del colombiano.

Nella ripresa, invece, vengono fuori tutte le qualità di Dybala e tutti i limiti di Vanja: la Joya lo colpisce altre due volte, una dalla distanza e l’altra da posizione defilata, con il portiere che non dà mai sicurezza. Nel finale il Toro la riapre con l’autorete dello juventino Huijsen, ma la reazione arriva troppo tardi. Così l’Europa si allontana ancora, con le due romane sono addirittura cinque i gol subiti per una squadra che faceva della fase difensiva il suo punto di forza. «Abbiamo perso queste due gare prendendo 14 tiri e facendone 38, sembra che ci manchi l’incastro giusto per vincere perché siamo una squadra sprecona - commenta Juric - ma non dobbiamo scoraggiarci: possiamo fare un filotto positivo».

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