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GIORNATA GRANATA

Toro, a Napoli l'ultimo treno per l'Europa. E Zapata ha voglia di gol: "Ma Posillipo è nel mio cuore..."

Questa trasferta è un tabù, il colombiano ha un legame è indissolubile con quella terra: "Lì è nato mio figlio"

L'attaccante del Torino, Duvan Zapata

L'attaccante del Torino, Duvan Zapata

Se non è l’ultima spiaggia per l’Europa, poco ci manca. Da una parte perché le giornate di campionato diminuiscono e aumentano le distanze da chi sta davanti, dall’altra perché l’Italia ha perso la prima squadra nelle coppe (la Lazio) e la strada verso uno slot in più grazie al piazzamento nel ranking Uefa si è fatta più complicata. Ecco perché le percentuali dei granata si stanno assottigliando, in più c’è da considerare il calendario dei ragazzi di Juric: venerdì ci sarà il Napoli, poi nelle ultime dieci giornate bisognerà affrontare ancora il derby contro la Juve, l’Inter, il Bologna, il Milan e l’Atalanta.

Così, se il croato aveva descritto come “mega importante” la sfida contro i viola di sabato scorso, possiamo immaginare cosa penserà della trasferta nell’anticipo al “Maradona” contro i campioni d’Italia in carica. Calzona ha ridato certezze e brillantezza al Napoli, che dopo aver battuto la Juve ora avrà il secondo turno di fila davanti ai propri tifosi. E contro il Toro la tradizione è particolarmente positiva: l’ultimo successo granata è datato 17 maggio 2009, quando la rete di Bianchi e la punizione di Rosina fecero sperare in un’incredibile salvezza i ragazzi di Camolese (ma poi fu retrocessione in serie B). Quindici anni senza vittorie a Napoli, così Buongiorno e compagni hanno davvero bisogno di un’impresa per provare a restare aggrappati con le unghie e con i denti al treno per l’Europa.

E, soprattutto, potranno contare ancora su Zapata, che dalle parti di Castelvolturno ha qualche conto in sospeso. Fu proprio il Napoli, infatti, a portarlo in Italia nell’estate nel 2013 prelevandolo dall’Estudiantes, ma poi dopo due stagioni lo girò all’Udinese: con gli azzurri realizzò 15 reti in 53 presenze, poi l’addio fu tormentato. «È stata dura, ero tornato sapendo di dovermene andare ma fui ceduto all’ultimo giorno: mi scaldavo con la squadra e poi mi allenavo da solo» confessò qualche tempo fa ricordando quell’esperienza. Eppure, c’è un evento che lo legherà per sempre a Napoli: suo figlio Dayton, infatti, nacque proprio in quegli anni. «Ricordo la a stanza della clinica dov’è nato mio figlio e il golfo di fronte alla mia casa di Posillipo: aprivo la finestra ed avevo Capri davanti» ha confessato in una recente intervista. Ora, però, Zapata ha voglia di gol per continuare a trascinare il Toro: nel 2024 ne ha già realizzati quattro, poi ci sarebbe ancora quello annullato la scorsa settimana contro la Fiorentina per una spinta a Milenkovic vista soltanto al Var dall’arbitro Marchetti. E il colombiano sa bene come far male ai partenopei, avendo siglato quattro reti da ex impreziosite da otto assist. L’ultima marcatura al “Maradona”, però, risale all’aprile del 2019: il classe 1991 ha voglia di dare una rinfrescata alle statistiche.

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