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Ciclismo

Parigi-Roubaix, Elisa Balsamo in lacrime dopo l'impresa sfiorata

Una grande rimonta la porta al secondo posto dietro l'iridata Lotte Kopecky

Parigi-Roubaix, Elisa Balsamo in lacrime dopo l'impresa sfiorata

Fascino immortale, fatica e classe che si confondono sulle strade fra le più difficili delle classiche del ciclismo. Questa è la Parigi-Roubaix Femminile 2024. Un'edizione che ha visto l'impresa sfiorata dalla nostra Elisa Balsamo e il trionfo della campionessa del mondo belga, Lotte Kopecky.

La corsa femminile della Parigi-Roubaix 2024 è stata un evento di grande emozione e competizione. Inserita nel calendario femminile UCI World Tour 2024, presentava un percorso di 148,5 chilometri con 17 settori di pavé, per un totale di 29,2 chilometri di strada ciottolata. Tra i settori più duri, il Carrefour de l'Arbre e il Mons-en-Pévèle. L'azzurra Elisa Balsamo, 26enne di Cuneo, ha combattuto con tenacia e determinazione, arrivando vicinissima a realizzare il suo sogno. Purtroppo, nonostante il grande impegno, la nostra campionessa ha terminato la competizione al secondo posto, staccata in uno sprint strettissimo nel velodromo di Petrieux dalla belga Lotte Kopecky.

A 15 chilometri dall'arrivo, la gara di Elisa Balsamo sembrava segnata. L'azzurra si è staccata improvvisamente dal gruppo di testa nel settore numero 4 di pavé, perdendo una decina di secondi. Ma Elisa non ha perso la speranza e, grazie alla sua resilienza e al grande lavoro della britannica Pfeiffer Georgi, è riuscita a rientrare nel gruppo di testa e a piazzare una volata che l'ha portata al secondo gradino del podio. All'arrivo, la campionessa piemontese è scoppiata in lacrime, un mix di delusione ma anche di consapevolezza della portata dell'impresa.



Se da una parte c'è stata la delusione di Elisa Balsamo, dall'altra c'è stato il trionfo di Lotte Kopecky. La campionessa del mondo belga ha dimostrato grande maestria in questa Parigi-Roubaix, attaccando diverse volte nei primi settori di pavé e risolvendo un problema al manubrio in piena gara con grande freddezza. Un'azione che ha dimostrato la sua abilità non solo come ciclista, ma anche come problem solver, mantenendo la calma in una situazione di grande pressione e continuando a pedalare fino alla vittoria.

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