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festa in piazza san carlo

Il ritorno emozionante di Tardelli a Torino tra Juve, Nazionale e il futuro dell'Italia: "Ecco come la penso sul futuro di Allegri e Rabiot..."

Uno degli eroi del Mundial 82 ospite dei festeggiamenti per i 90 anni di Biraghi, assieme al vice-segretario generale Figc Valentini: "Quell'urlo ha rappresentato il 90 per cento della mia carriera"

Il ritorno emozionante di Tardelli a Torino tra Juventus, Nazionale e il futuro dell'Italia: "Ecco come la penso sul futuro di Allegri e Rabiot..."

Marco Tardelli durante la conferenza stampa per i 90 anni del marchio "Biraghi"

«In quell’urlo Mundial c’è il novanta per cento di tutta la mia carriera». Parola di Marco Tardelli, il settantenne Tardelli, “convocato” dalla Figc e da “Biraghi” per festeggiare in piazza San Carlo - uno dei cuori pulsanti dell’attività nata nel 1934 a Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo - i 90 anni dello storico caseificio, da un anno sponsor delle nazionali di calcio: «sia maschile sia femminile», sottolineano. Per la speciale occasione, proprio ieri, giorno in cui ricorrevano le 90 primavere, “Biraghi” si è regalato un nuovo logo, che con i suoi prodotti accompagnerà l’Italia nelle ultime due amichevoli e poi all’Europeo di Germania 2024. «Sono un giocatore di calcio che si è emozionato a tornare a Torino: era sette, otto anni che non venivo qui. Mi ha fatto un certo effetto, soprattutto in questa piazza - ha raccontato Tardelli -, dove c’era la sede della Juventus». Al suo fianco il vice-segretario generale Figc, Giovanni Valentini. Ma gli occhi, erano tutti per lui. La eco dell’urlo Mundial continua a inseguirlo. Inevitabile, però, parlare anche del presente. «La Juventus - ha detto Tardelli - è in un momento particolare, però devo dire che se dovesse vincere la Coppa Italia e qualificarsi per la Champions League, Allegri avrebbe fatto quello che gli hanno chiesto».

Marco Tardelli durante la conferenza stampa per i 90 anni del marchio "Biraghi"

«Se lo confermerei? Non lo so, dovete chiederlo ad altri, sono anni che non sono nel consiglio di amministrazione della Juventus...». Dal bianconero all’azzurro, con vista sull’Euro2024: «Chi sarà il bomber dell’Italia? Io dico Spalletti - la risposta secca di Tardelli -. Ritengo che sia un ottimo allenatore, un’ottima persona. Parla in faccia, e questo è importante». Tornando alla Juventus, a metà campo c’è Rabiot il cui contratto scade tra 40 giorni. «Se glielo rinnoverei? Per Allegri sembra indispensabile - ha detto ancora -, mi sembra anche di aver dimostrato di essere importante, però poi dipenderà da chi ci sarà sulla panchina». Facendo un passo indietro al derby di sabato scorso: «Ci sono stati troppi errori da ambo le parti - ha sottolineato Tardelli -. Le occasioni ci sono state. È stato un derby sottotono perché le due squadre sono sottotono. Il Torino tra l’altro gioca bene a calcio...». A proposito di errori, due sono passati dai piedi di Vlahovic, ancora una volta apparso nervoso durante la stracittadina: «È normale che ci si arrabbi quando non si segna - ha continuato l’ex centrocampista della Juve e della Nazionale campione del mondo -, però può capitare». Infine una battuta su Chiesa: «Sta giocando benino, sta ritornando - ha concluso Tardelli -, speriamo che non vada più incontri ad altri infortuni...». La nazionale di Spalletti, campione in carica, vivrà sulle sue giocate con la speranza di vivere un’altra estate magica come quella del 2021.

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