Cerca

Vergogna sportiva

Lo scandalo alla mezza maratona di Pechino: "Non eravamo lì per competere"

Gli atleti kenioti rallentano al traguardo e lasciano la vittoria a He Jie, sollevando dubbi e indagini anche a causa delle loro imbarazzanti giustificazioni

L'arrivo della mezza maratona di Pechino

L'arrivo della mezza maratona di Pechino

La recente mezza maratona di Pechino è stata al centro di un acceso dibattito e di polemiche a seguito di un evento controverso che ha visto protagonisti tre atleti africani e il corridore cinese He Jie. La mezza maratona di Pechino si è trasformata in un palcoscenico di controversie quando, nel finale della gara, tre atleti africani hanno rallentato il passo, permettendo così al corridore cinese He Jie di vincere la competizione. Il video dell’arrivo, che mostra gli atleti Robert Keter, Willy Mnangat e Dejene Hailu rallentare appena prima del traguardo, è diventato virale, scatenando polemiche e dando il via a un’indagine ufficiale.

Le immagini hanno catturato un momento sospetto: i tre corridori africani, a poche decine di metri dal traguardo, sembrano rallentare intenzionalmente, con uno di loro che addirittura allunga il braccio verso l’esterno come per segnalare agli altri due di rimanere indietro. Questo gesto ha permesso a He Jie di sorpassare e tagliare il traguardo con un solo secondo di vantaggio, registrando un tempo di 1:03:44 contro l’1:03:45 dei suoi avversari.

L’Ufficio sportivo di Pechino e gli organizzatori dell’evento hanno immediatamente avviato indagini per fare chiarezza sull’accaduto, definendo le immagini “imbarazzanti”. Nel frattempo, è emerso che tutti e quattro gli atleti coinvolti hanno come sponsor la stessa azienda cinese di scarpe, un dettaglio che ha aggiunto ulteriore sospetto alla vicenda.

He Jie, medaglia d’oro della maratona ai Giochi Asiatici del 2023, ha dichiarato di non aver mai partecipato prima a una mezza maratona e di aver considerato l’evento come una sessione di allenamento in vista delle Olimpiadi estive di Parigi 2024. Ha espresso il desiderio di “mostrare la velocità cinese a Parigi e di farla vedere al mondo”, senza però fare riferimento ai fatti oggetto dell’indagine.

 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Love Child (@lovechildkenya)

Dopo l’insolito finale della mezza maratona di Pechino, gli atleti kenioti coinvolti hanno cercato di giustificare il loro comportamento. Hanno affermato di non essere stati a Pechino per competere, ma piuttosto per accompagnare il corridore cinese He Jie come parte di un accordo di sponsorizzazione. Questa dichiarazione ha suscitato ulteriori polemiche, con molti che la considerano una scusa poco credibile e che mette in dubbio l’integrità della competizione.

La comunità sportiva internazionale e i media hanno espresso forte disapprovazione per le azioni degli atleti kenioti, sottolineando che tali comportamenti minano lo spirito dello sport e la sua natura competitiva. L’indignazione pubblica è stata amplificata dalle immagini virali dell’evento, che hanno mostrato chiaramente il rallentamento degli atleti africani prima del traguardo.

Questo incidente ha sollevato questioni importanti riguardo all’etica nello sport e al ruolo degli sponsor. Se le indagini confermeranno che gli atleti hanno agito in modo non etico, potrebbero affrontare sanzioni significative, inclusa la possibilità di squalifiche. La situazione ha anche messo in luce la necessità di regole più stringenti e trasparenti per prevenire simili episodi in futuro. In conclusione, mentre la comunità sportiva attende i risultati delle indagini, l’episodio rimane un esempio controverso di come gli interessi commerciali possano influenzare l’esito delle competizioni sportive, richiamando l’attenzione sull’importanza dell’integrità e della lealtà nello sport.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.