Cerca

GIORNATA GRANATA

"Sono nerazzurro, ma l'addio mi ha fatto bene": contro l'Inter è la sfida di Bellanova. A San Siro una partita storica, ecco perché

Il laterale affronta il suo passato nonostante la lunga trafila nel Milan: "Ricordo bene il Triplete..."

Il laterale del Torino, Raoul Bellanova

Il laterale del Torino, Raoul Bellanova

Aria di derby e voglia di riscatto, più i sogni d’Europa con il Toro e d’Europeo con la Nazionale sullo sfondo: per Raoul Bellanova la sfida contro l’Inter vale davvero tantissimo. Il classe 2000 è cresciuto nel Milan e ha fatto tutta la trafila nelle giovanili rossonere, ma non ha mai nascosto la sua fede calcistica: «Sono interista fin da piccolo, il ricordo più bello è quando abbiamo vinto il Triplete: i miei idoli erano Maicon e Zanetti» ha svelato in un più di un’occasione. E chissà che emozione ha provato quando nel luglio del 2022 ha ricevuto la chiamata della sua squadra del cuore dopo che aveva già girovagato tra Bordeaux, Atalanta, Pescara e Cagliari nonostante fosse poco più che maggiorenne.

Con Simone Inzaghi ha alzato al cielo i suoi primi (e per ora unici) trofei, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia, anche se li ha vinti dalla panchina, e poi ha vissuta la grande soddisfazione di giocarsi un quarto d’ora nella finalissima di Champions contro il Manchester City persa a Istanbul. Tutto questo non gli è bastato per meritarsi la conferma, ma alla fine è andata meglio così: «La separazione mi ha fatto bene, il Toro mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista» ha commentato recentemente sul divorzio dell’estate scorsa, con i nerazzurri che non hanno esercitato l’opzione per l’acquisto e a quel punto è piombato il club di via Viotti a chiudere l’operazione con il Cagliari. E bene che ha fatto, il presidente Urbano Cairo, il quale adesso si ritrova un gioiellino dal valore triplicato rispetto agli otto milioni di euro spesi.

Ora il laterale sta vivendo un periodo di appannamento, tutta colpa di quella leggerezza commessa nel finale della sfida di Empoli che ha complicato i piani d’Europa del Toro. In più, c’è da considerare il perenne raddoppio di marcatura degli avversari, che ormai hanno capito che fermare Bellanova equivale a togliere buona parte del peso offensivo della squadra di Juric. Il ct Spalletti, però, continua ad osservarlo da vicino e ora il traguardo della convocazione appare ad un passo: la Uefa permetterà di ampliare le rose a 26 elementi, così per il granata ci sono più possibilità. Inoltre, un suo diretto concorrente, Destiny Udogie, è finito sotto i ferri dopo un brutto infortunio e ha alzato bandiera bianca in ottica Germania 2024. La strada di Bellanova verso l’Europeo con gli azzurri appare quasi spianata, ora il sogno del classe 2000 è quello di provarci fino alla fine per l’Europa con il Toro. Il cammino è compromesso, ma finché la matematica dà speranza bisogna crederci.

Prima ancora di cominciare, Inter-Toro è già destinata ad entrare nella storia della A: per la prima volta nella massima serie del calcio italiano, infatti, l’intera terna arbitrale sarà al femminile. Non ci sarà soltanto Maria Sole Ferrieri Caputi a dirigere la sfida, al secondo incrocio con i granata dopo la vittoria della squadra di Juric a novembre, ma anche le assistenti Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti. Intanto proseguono le prove al Filadelfia, dove il tecnico lavora soprattutto sulla mediana. E’ a centrocampo, infatti, che ci saranno le principali modifiche in vista della trasferta di Milano nel lunch-match di domenica: contro l’Inter mancherà Linetty per squalifica ma tornerà Ricci, così il tecnico lancerà la coppia di classe 2001. Con l’ex Empoli, infatti, giocherà Ilic, a caccia del riscatto dopo la prova in ombra offerta contro il Frosinone. Per i due centrocampisti sarà un altro esame con vista sul futuro: insieme sono costati quasi 30 milioni di euro, adesso servono risposte da entrambi perché possono essere un vero e proprio patrimonio.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.