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GIORNATA GRANATA

Da Ilic a Vlasic, ecco tutti i flop di Juric: così il Toro non decolla. E per il rinnovo...

Tanti giocatori voluti e indicati dal tecnico croato non hanno ripagato gli investimenti. I casi Djidji e Vanja

Il tecnico del Torino, Ivan Juric

Il tecnico del Torino, Ivan Juric

Nel triennio Juric non ci sono soltanto giocatori rivitalizzati e plusvalenze già centrate o future, ma anche tanti flop di mercato. E queste macchie, inevitabilmente, peseranno nel giudizio complessivo del presidente Urbano Cairo, con il contratto del tecnico che resta in scadenza al termine di questa stagione.

Ci sono diversi pupilli del croato che non hanno reso secondo le aspettative o che sono già stati bocciati, le fotografie delle due categorie sono Ilic e Pellegri. Il centrocampista continua a non sbocciare ma è costato quanto un giocatore "fatto e finito", l'attaccante rimane a fare spola tra infermeria e panchina, quando non è tribuna per scelta tecnica. A conti fatti, i due calciatori sono costati oltre 20 milioni di euro, ma il doppio investimento non ha pagato. L’ex Verona è anche finito nel mirino dei tifosi, ricoperto di fischi al momento della sostituzione durante la sfida contro il Frosinone.

Un’altra pedina voluta da Juric e che ha deluso è senza dubbio Vlasic, anche se il croato ha vissuto due anni a due facce. La scorsa stagione è stato il trascinatore del Toro meritandosi l’acquisto a titolo definitivo per quasi 13 milioni dal West Ham, ora non è più decisivo in zona offensiva e il suo rendimento è in calo vertiginoso. Il cartellino di Niksi è in caduta, la speranza è che possa disputare un Europeo da protagonista per cercare di rilanciarsi. Un altro errore che pesa come un macigno durante la gestione Juric è Djidji: il tecnico ha fatto carte false per tenerselo un altro anno, ma il rinnovo per una stagione non ha pagato e ora il franco-ivoriano è fermo a 13 gettoni da 759 minuti complessivi. Sul difensore si è accanita anche la sfortuna, con due interventi chirurgici e una nuova ricaduta proprio quando stava tornando ai suoi livelli…Ci sono ancora i casi Radonjic e Seck, ulteriori ombre sulle scelte del croato nella costruzione della rosa degli ultimi tempi. Infine, c’è il paradosso Milinkovic-Savic: è tra i più criticati della rosa, eppure è vicino ad entrare nella storia del club come re dei clean-sheet. La solidità difensiva che il tecnico ha saputo garantire alla sua squadra ha permesso al serbo di scrivere numeri importanti, d’altra parte diverse incertezze hanno fatto perdere tanti punti.

Intanto, Buongiorno e compagni proseguono i lavori al Filadelfia in vista della trasferta di domenica a pranzo a San Siro. I granata puntano a rovinare la festa scudetto dei nerazzurri per restare ancora in corsa per l’Europa, ma dopo il pari contro il Frosinone serve davvero un’impresa.

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