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GIORNATA GRANATA
29 Aprile 2024 - 22:10
Il tecnico granata Ivan Juric con il patron Urbano Cairo
L’imperativo al Filadelfia è non sbracare. Ormai la corsa all’Europa è compromessa, non tanto da un punto di vista delle distanze (-4 rispetto a Napoli e Fiorentina) quanto per la pericolosa flessione del Toro nelle ultime uscite, ma ci sono ancora quattro partite da interpretare nella maniera migliore. Anche Ivan Juric ha abbassato l’asticella delle ambizioni, «La parte sinistra della classifica per il terzo anno di fila sarebbe un gran risultato» ha dichiarato dopo aver perso contro i campioni d’Italia, ma non vuole chiudere un triennio in caduta libera.
Poi ci sarebbe lo stimolo di cercare il record di punti, al momento fissato a quota 53: Buongiorno e compagni sono a 46, l’obiettivo è alla portata anche se la strada non è in discesa. E anche migliorare i due decimi posti del croato nelle ultime due stagioni potrebbe essere un traguardo discreto, nonostante le ambizioni fossero ben altre. Così al Filadelfia è già partita la missione Bologna, resa ancora più importante dalla vicinanza con il 4 maggio: venerdì sera la squadra ospiterà i rossoblu al Grande Torino, sabato pomeriggio si salirà al colle di Superga per le celebrazioni del 75esimo anniversario della tragedia degli Invincibili. È vietato sbagliare, quindi, anche se poi le percentuali di un divorzio tra il presidente Cairo e il tecnico Juric ormai cominciano a sfiorare il 90 per 100. Uno spiraglio è sempre da tenere aperto, ma non sembrano proprio esserci le condizioni per un rinnovo del contratto in scadenza: il patron è deluso per i risultati dell’annata che doveva essere quella della svolta, l’allenatore comincia già a parlare quasi da ex.
Ecco perché in via Viotti si inizia a guardare oltre Juric, con diversi profili sul taccuino dell’editore alessandrino. Ci sono soltanto nomi italiani, a partire proprio da Italiano: da Firenze arrivano voci di primi contatti tra le parti, ma il viola è concentrato soltanto sulla missione Conference da provare a centrare. Palladino del Monza è più di una suggestione, tra l’altro già da qualche anno, e Gilardino del Genoa è un altro profilo monitorato al punto da essere stato contatto nelle ultime ore dalla dirigenza. Più complicato pensare a Sarri, se non altro per l’ingaggio monstre che si porta dietro dalle esperienze tra Juve e Lazio, mentre i possibili outsider sono Dionisi, esonerato dal Sassuolo che sta retrocedendo, e Vanoli, in piena corsa promozione con il Venezia. Oltre al tecnico, però, bisognerà capire cosa capiterà dietro alla scrivania granata: anche il dt Vagnati potrebbe lasciare, con la Samp che lo corteggia. E sullo sfondo c’è Petrachi, il quale a dicembre ha fatto pace con Cairo dopo il divorzio burrascoso del 2019.
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