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PIANETA GRANATA

Juric, l'ultima panchina al "Grande Torino": "Ecco cosa chiedo ai tifosi e ai miei ragazzi..."

Sabato 18 maggio arriva il Milan di Pioli: "L'Europa? Sarebbe la ciliegina sulla torta..."

Juric, l'ultima panchina al "Grande Torino": "Ecco cosa chiedo ai tifosi e ai miei ragazzi..."

Ivan Juric è pronto alla sua ultima panchina in casa allo stadio "Grande Torino"

L’addio a fine stagione è già stato annunciato: stasera, però, saluterà il pubblico di casa. Ivan Juric, alla vigilia della sfida contro il Milan, ha parlato dell’eventualità di arrivare in Europa, un’eventualità che sarebbe la ciliegina sulla torta del suo triennio sotto la Mole.
Juric, soddisfatto del rendimento in casa?
«Molto, penso che abbiamo fatto tante belle partite, contro Napoli o Atalanta, o altre in cui non abbiamo ottenuto il massimo, ma il rendimento è stato ottimo con alti picchi».
La voglia di fare di Savva, Pellegri e i giovani potrebbe essere la chiave?
«Mi aspetto la voglia da parte di tutti: però, penso che abbiano fatto tutti una buona settimana, c’è voglia di fare bene, mi aspetto voglia ed entusiasmo».
Come stanno Buongiorno e Zapata?
«Ci vogliono essere a tutti i costi, hanno un attaccamento importante. Per come stanno le cose adesso giocheranno tutti e due».
Arrivare in Europa darebbe compiutezza al lavoro fatto nel suo triennio sotto la Mole?
«Per me è stato già fatto un grandissimo lavoro, per il terzo anno di fila il Toro è nella parte sinistra, sarebbe la ciliegina, così è un buon lavoro in quel caso sarebbe il top. Se dovessimo riuscirci sarebbe davvero fantastico».
Che ambiente si aspetta di trovare?
«Mi farebbe piacere vedere che questi ragazzi che hanno fatto anni stupendi trovassero amore e sostegno, vedere la gente contenta, un ambiente positivo, questo poi ti porta a dare di più».
C’è rammarico per come è andata con il suo contratto e per questo finale?
«Abbiamo fatto un grande lavoro, un lavoro faticoso, duro, mi sono goduto ogni momento. La squadra era in difficoltà, abbiamo dato un gioco, non abbiamo mai fatto vergognare i tifosi di noi, questi sono segnali di un ottimo lavoro. Per questo vorrei questo ultimo passo per l’Europa, siamo talmente vicini…».
Aveva detto che con l’Europa sarebbe rimasto, forse però le sue ambizioni non collimano con quelle della società?
«Io non sono così malato di ambizione, questo è un lavoro bello e faticoso, serve energia, io in quei momenti non me la sono sentita, ora abbiamo una possibilità unica».
Dopo gli insulti di Superga, quale accoglienza si aspetta?
«I ragazzi hanno fatto una stronzata ma hanno dato tutto, non saltando un allenamento, riuscendo ad essere competitivi. Vorrei che al di là di quello che è passato, che è brutto, che ci fosse riconosciuto qualcosa, specie per chi giocherà l’ultima partita qui domani».

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