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Sinner batte Zhang e va in finale a Halle (preparando Wimbledon)

Tre finali in un giorno grazie a Vavassori-Bolelli e Musetti: una grande domenica per il tennis italiano

Sinner batte Zhang e va in finale a Halle (preparando Wimbledon)

L’incredibile tennis italiano non si ferma mai e, dopo aver giocato per tre titoli al Roland Garros, oggi disputerà tre finali in due tornei sull’erba. La prima era già sicura da venerdì e vedrà in campo nel doppio dell’Atp 500 di Halle alle ore 11,30 Andrea Vavassori e Simone Bolelli, teste di serie n. 1, contro i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, n. 2. Ieri il bilancio è stato completato sempre al Terra Wortmann Open da Jannik Sinner e ai Cinch Championships del Queen’s da Lorenzo Musetti, entrambi al loro primo atto conclusivo in carriera sui prati.

In Germania il n. 1 al mondo ha battuto per 6-4, 7-6 il cinese Zhizhen Zhang (n. 42) e alle 14 affronterà il suo amico polacco Hubert Hurkacz (n. 9 del ranking e n. 5 del seeding). «Nei momenti importanti - commenta il 22enne di Sesto Pusteria - ho cercato di servire bene. Lui a tratti ha risposto in modo efficace e dunque ho dovuto fare molta attenzione. Ho salvato un set-point nel secondo parziale e in caso contrario sarei andato nuovamente al terzo. Sull’erba può accadere di tutto». Per lui una finale molto importante: «Significa molto per me. Per arrivarci ho dovuto sostenere quattro incontri molto impegnativi ed è stata una bella preparazione per Wimbledon. La prossima settimana non giocherò e sarà un bene per me e per il mio corpo. Quello di oggi è stato un buon match, ci sono stati più scambi rispetto a ieri (venerdì, ndr) ed era esattamente ciò di cui avevo bisogno. Sono felice e vedremo cosa succederà domani. Sarà una sfida molto equilibrata, Hubi sull’erba gioca molto bene. Sarà comunque un bel giorno, cercherò di divertirmi e spero di mostrare un bel tennis».

A Londra Musetti (n. 30) ha superato per 6-3, 3-6, 6-3 l’australiano Jordan Thompson (n. 43) e alle 15 sarà opposto allo statunitense Tommy Paul (n. 13). «È stata - spiega il 22enne carrarino - una delle partite più dure della settimana. Jordan si è espresso ad altissimo livello, specialmente nel secondo e nel terzo set. Ne sono uscito giocando degli ottimi colpi e il break ottenuto nel terzo parziale mi ha dato la fiducia per chiudere. È stato il momento chiave. Sono molto orgoglioso dell’obiettivo raggiunto, amo questo sport, è sempre stato la mia passione fin da bambino. È bellissimo essere in finale in un torneo e in un circolo come il Queen’s, che hanno una storia così importante».

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