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GIORNATA BIANCONERA

Giuntoli ha deciso: vuole l'attaccante dello United! Ma va sacrificato un big: ecco chi può essere

Il direttore sportivo della Juventus cerca il quarto colpo in entrata, anche se c'è il rischio di una cessione eccellente

Il direttore sportivo della Juventus, Cristiano Giuntoli

Il direttore sportivo della Juventus, Cristiano Giuntoli

Il tris di colpi già centrati non basta ancora a Cristiano Giuntoli. Il direttore sportivo della Juventus ha regalato a Thiago Motta i vari Di Gregorio e Thuram, già presenti in questi primi giorni di lavori alla Continassa, e pure Douglas Luiz, il quale però rientra più avanti per le vacanze post Copa America. I bianconeri, però, sono destinati a cambiare ancora, anche perché stanno entrando nel vivo i discorsi per il quarto acquisto dell’estate.

Ora Giuntoli vuole dedicarsi al reparto offensivo, l’obiettivo principale è diventato Jadon Sancho. Classe 2000, l’esterno d’attacco è reduce da sei mesi di prestito al Borussia Dortmund: da gennaio a fine stagione, con i gialloneri ha collezionato 21 presenze con tre reti e tre assist all’attivo. Non si tratta di numeri da strapparsi i capelli, così come l’inglese non è riuscito a sfondare nei tre anni di Manchester United, ma nel precedente quadriennio al Dortmund aveva stupito tutti, tanto da meritarsi una valutazione da 85 milioni di euro. Ora Sancho vuole rilanciarsi e la Juve ci ha fatto un pensiero, consapevole di avere una contropartita da giocare.

Come capitato nella maxi-operazione con l’Aston Villa, con l’arrivo di Douglas Luiz e le partenze di Iling-Junior e Barrenechea, adesso Giuntoli ci vuole provare mettendo sul piatto Chiesa. Ovviamente va trovato l’incastro giusto, anche perché l’azzurro ha il contratto in scadenza tra un anno e il suo cartellino è decisamente deprezzato, ma anche per Sancho lo United non può sparare così alto. Al momento ci si aggira intorno ai 20 per Chiesa e ai 30 per il ragazzo nato a Londra, con la Juve e i Red Devils che stanno tirando un po’ di qua e un po’ di là nelle rispettive valutazioni. Eppure il bianconero non disprezzerebbe un’esperienza in Premier, così come il classe 2000 strizza da tempo l’occhio alla serie A. C’è ancora da lavorare, ma si può trovare l’incastro giusto per far contenti tutti

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