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GIORNATA A PARIGI

Fate d'oro e di bronzo, il trionfo alla trave delle azzurre! E c'è un'impresa anche allo skeet misto

D'Amato ed Esposito battono la stella americana Biles, mentre ora tutta l'attesa è per il torinese Arese

Alice D'Amato e Manila Esposito (Foto Twitter Italia Team)

Alice D'Amato e Manila Esposito (Foto Twitter Italia Team)

La ginnastica dei record ha regalato all’Italia una giornata indimenticabile alle Olimpiadi di Parigi. Le Fate, che con l’argento nella gara a squadre avevano eguagliato il risultato conquistato ad Amsterdam nel 1928, sono salite in due sul podio della trave, l’attrezzo più complicato da domare. Alla Bercy Arena la 21enne poliziotta genovese Alice D’Amato, che avrebbe già meritato una medaglia nel concorso generale, ha trionfato con un esercizio ai limiti della perfezione, ottenendo il punteggio di 14,366. «Era grandioso - commenta - già partecipare alla finale, questo risultato è inaspettato e spero che sia solo l’inizio». Alle sue spalle si sono classificate la cinese Zhou Yaqin (14,100) e la 17enne di Boscotrecase Manila Esposito (14,000), la più giovane della spedizione, anche lei portacolori delle Fiamme Oro. La tanto osannata statunitense Simone Biles è caduta e ha dovuto accontentarsi del quinto posto.

A Chateauroux lo skeet tricolore ha sparato nell’oro, con Diana Bacosi e Gabriele Rossetti nella gara mista. La senese d’adozione e il pistoiese, dopo aver pareggiato il record mondiale in qualificazione con 149/150, hanno proseguito il loro percorso e in finale hanno battuto per 45-44 gli iridati americani Vincent Hancock e Austin Jewell Smith. «L’oro di Rio - ricorda Rossetti - resterà sempre la medaglia del mio cuore, ma solo chi vive accanto a me sa quanto è stata dura. Sono super felice, peccato per l’individuale, ma il mio destino qui era vincere assieme a Diana». Bacosi spiega che «ci siamo completati a vicenda. Quando ero un po’ in difficoltà, bastava un suo sguardo per rassicurarmi. In finale abbiamo messo anima e cuore». Ora gli ori sono nove, gli argenti dieci e i bronzi sei.

Nella vela Ruggero Tita e Caterina Banti, già primi a Tokyo, continuano a guidare la classifica nel Nacra 17 misto, quando mancano le ultime tre regate di oggi e la medal race. Nell’inseguimento a squadre su pista gli azzurri hanno iniziato la caccia alla conferma dell’oro di tre anni fa e nelle qualificazioni Filippo Ganna, Jonathan Milan, Francesco Lamon e Simone Consonni hanno chiuso quarti, alle spalle di Australia, Gran Bretagna e Danimarca. Oggi gli avversari della semifinale saranno i canguri. Nell’atletica leggera questa sera alle 20,50 il torinese Pietro Arese sarà in finale nei 1500: si sogna una medaglia.

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