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VIGILIA AZZURRA

L'Italia e il tabù Francia, Spalletti: "Ho ritrovato il sorriso: vi spiego il perché". E Gigio fa gli onori di casa

La Nazionale riparte dopo il disastro Europeo: "Ho fatto tesoro di quell'esperienza..." spiega il ct. Donnarumma: "Bello ritrovare Mbappé"

Il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti

Il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti (foto Twitter Figc)

Cancellare e ripartire, così l’Italia torna in campo dopo il disastroso Europeo. Lo farà in Nations League, non proprio la competizione più ambita e da far tremare i polsi, ma la necessità di riscatto è assoluta per gli azzurri. E per Luciano Spalletti si ricomincia con il botto, al Parco dei Principi di Parigi contro i vice-campioni del mondo in carica della Francia di Didier Deschamps.

Spalletti, come ha visto la squadra?
«Dopo i primi tre giorni di lavoro e dopo averli allenati, questi ragazzi mi hanno regalato il primo sorriso calcistico dopo l’Europeo. Ho visto belle cose, ritmo, passione, disponibilità, dare del tu al pallone. È questa la chiave per rimettere a posto le cose».

Che partita sarà?
«Ci aspetta una gara contro un avversario di alto livello, ma nel calcio attraverso la passione e la disponibilità si può sempre riuscire ad annullare tutto. Voglio vedere quelle caratteristiche che servono per sopperire a quelle qualità individuali che i nostri avversari possono avere più di noi».

Che Francia si aspetta?
«Se andiamo a vedere la formazione della Francia, è una formazione di altissimo livello. Mi aspetto una partita con difficoltà dove si può sopperire soltanto essendo squadra e quella deve essere la nostra arma. Ho visto cose buone in questi giorni e spero di rivedere le cose degli allenamenti. Loro sono una squadra sorniona, che ti dà l’impressione di poter gestire la gara, poi appena ti alzi hanno queste sventagliate sugli esterni».

Facendo un passo indietro, cosa vi ha lasciato l’Europeo?
«Ho fatto tesoro di quello che è stata l’esperienza precedente. Dove c’è professionismo serve migliorare, poi gli errori si fanno. Ho visto la voglia dei calciatori di tenere la schiena dritta e non avere l’arrendevolezza di portarsi dietro i rimpianti. Abbiamo iniziato questo nuovo percorso dopo l’Europeo in cui siamo stati a pensare a giocatori che potevano darci una mano, anche nelle convocazioni ci sono stato attento. Da qui in avanti ci sarà da fare qualcosa di nuovo, in un percorso che durerà per tutta la Nations League».

Che capitano è Donnarumma?
«È un capitano perfetto perché ha fatto tutte le esperienze possibili: fin da bambino, è stato un predestinato perché aveva questo fisico imponente e per il ruolo che fa diventa una qualità importante. Avere subito gli occhi addosso in club come il Milan così giovane, l’ha formato prima di qualsiasi calciatore normale. Ora è diventato un portiere di livello internazionale. Ti fa impressione a vederlo in porta, la copre tutta allargando le braccia. Poi è un ragazzo eccezionale, vuole bene a tutti ed il primo a dispiacersi quando le cose non vanno come vorremo. Ce lo teniamo bello stretto come calciatore e capitano».

A fare gli onori di casa agli azzurri sarà proprio il capitano, Gigio Donnarumma. «Parigi è la mia seconda casa, sarà una partita speciale per me» le parole dell’estremo difensore che gioca proprio al Parco dei Parigi le sue gare interne con il Paris Saint Germain. Per una volta sarà nello spogliatoio ospiti, la voglia di riscatto è enorme anche per i giocatori: «C’è voglia di riprendere e di far vedere che siamo una grande squadra, non siamo quelli dell’Europeo - ha spiegato il portiere - e in questi giorni ho visto un gruppo molto unito, i ragazzi nuovi si sono integrati molto bene».

E Spalletti, invece? «Lo vedo molto motivato, ci siamo sentiti prima del raduno ed era molto carico, è più tranquillo e sereno - ha raccontato - ed è cambiato nella gestione, ma alla fine siamo noi che scendiamo in campo e dobbiamo dare tutto, vestire la maglia della Nazionale è qualcosa di unico: chi non è qui vorrebbe esserci, abbiamo il dovere di sudare la maglia, di rispettarla e onorarla uscendo dal campo tranquilli del fatto che abbiamo dato il 120 per 100». Di fronte troverà Kylian Mbappé, uno che da pochissimo ha lasciato il Psg: «Abbiamo un ottimo rapporto, siamo grandi amici ma saremo rivali - ha detto Donnarumma sul nuovo attaccante del Real Madrid - e credo che ci sarà una grande accoglienza per lui, anche perché giocherà con la maglia della Nazionale: ogni giocatore prende le decisioni migliori per il suo bene, finché è stato qui ha dato il massimo». Così l’Italia cercherà l’impresa a Parigi: gli azzurri non battono i francesi nella capitale dal 1954 e non sono mai riusciti a violare il Parco dei Principi.

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