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TENNIS

Coppa Davis, stavolta ci pensa il doppio: col Belgio il punto della vittoria arriva da Bolelli e Vavassori

Dopo aver battuto il Brasile 2-1 mercoledì scorso, gli azzurri si ripetono contro il Belgio

Coppa Davis, stavolta ci pensa il doppio: col Belgio il punto della vittoria arriva da Bolelli e Vavassori

Bolelli e Vavassori sorridenti in campo a Bologna (foto LaPresse)

Il doppio dei sogni, praticamente già qualificato per le Nitto Atp Finals della specialità a Torino, regala il punto decisivo agli azzurri campioni del mondo in carica. L'Italia supera così anche il Belgio 2-1, dopo il successo sul Brasile, e conquista la seconda vittoria nel gruppo A di questa Coppa Davis all'Unipol Arena di Bologna. Il punto decisivo, dicevamo, è arrivato dal doppio con il padrone di casa, il bolognese Simone Bolelli, in coppia con il torinese Andrea Vavassori che si sono imposti in due set con il punteggio di 7-6 (7-2), 7-5 in un'ora e 27 minuti sulla coppia belga composta da Sander Gille e Joran Vliegen. Ora, domenica 15 settembre, andrà in scena la sfida contro l'Olanda per qualificarsi alla Final 8 di Malaga.

LA GIORNATA
Ad aprire le danze, subito dopo le 15, il match di Matteo Berrettini ad affrontare Alexander Blockx, 19 anni numero 253 del ranking, talento di belle speranze belga: il punteggio finale è 3-6, 6-2, 7-5. "Non sapevo cosa aspettarmi - ha dichiarato il tennista romano al termine del match -. Non sono entrato con la stessa energia dell'altro giorno, ma ho cercato di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Oggi non ho giocato la mia miglior partita, ma in Davis conta portare a casa il risultato e sono orgoglioso". "Posso giocare e sentirmi meglio, ma l'obiettivo era la vittoria - ha aggiunto - Senza l'energia del pubblico e dei miei compagni probabilmente avrei perso la partita, meritano tutto l'amore. La Davis è speciale".

COBOLLI KO
Niente da fare invece per l'altro romano, l'esordiente in Davis Cup Flavio Cobolli: il numero 32 al mondo si è arreso a Zizou Bergs (72) per 6-3 6-7(5) 6-0. "Sono sempre riuscito a accettare le sconfitte. Ho già aperto il telefono e gli insulti ci sono, a due o tre risponderò, come faccio sempre. Ma bisogna guardare anche le cose buone", ha detto Cobolli al termine della sfida col belga. "Berrettini è la figura che ho cercato - ha continuato - di più con gli occhi. Lui è il leader di questa squadra. Sono
dispiaciuto, Matteo mi ha aiutato molto e aiuterà tutti noi a gestire questi momenti", ha raccontato il 22enne.

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