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Da Torino a Zurigo, Pogacar chiude una stagione incredibile

Dopo il Giro e il Tour de France, lo sloveno trionfa anche al Mondiale su strada

Da Torino a Zurigo, Pogacar chiude una stagione incredibile

Lo sloveno Pogacar esulta sul traguardo di Zurigo (foto LaPresse)

Tadej Pogacar è il nuovo campione del mondo di ciclismo. Lo sloveno, per la prima volta iridato, chiude una stagione incredibile. Dopo la vittoria del Giro d’Italia - con partenza il 4 maggio scorso da Torino - e del Tour de France, Pogacar ha trionfato in solitaria nella gara in linea elite dei Mondiali di ciclismo, andati in scena a Zurigo. Partito a 100 chilometri dall’arrivo, e rimasto solo ai -50, il fenomeno della Uae Emirates ha conquistato la prima storica medaglia d’oro per la Slovenia nel ciclismo.

NESSUN ITALIANO NEI PRIMI VENTI
Terzo lo scorso anno a Glasgow, Pogacar ha anticipato l’australiano Ben O’Connor, secondo, e l’olandese Mathieu van der Poel, campione uscente, giunto terzo. Nessun italiano nei primi venti classificati della gara odierna. Dunque, Giro d’Italia, Tour de France, Liegi-Bastogne-Liegi ed ora i Mondiali. Era il corridore più atteso, non poteva sbagliare ed ha trionfato in grandissimo stile, alla sua maniera: Tadej Pogacar va all’attacco a 100 chilometri dal traguardo, ne percorre 50 in solitaria sul percorso durissimo di Zurigo e si prende la maglia arcobaleno. Una carriera da sogno per lo sloveno che è sulla strada giusta per diventare uno dei più forti corridori della storia di questo sport, un palmares clamoroso, un modo di correre che esalta il pubblico sempre di più.

IL PRIMO TITOLO MONDIALE
Per la Slovenia è il primo titolo mondiale, una nazione che ha praticamente vinto tutto il possibile negli ultimi anni. Il fuoriclasse sloveno è riuscito ad allungare ancora successivamente: l’unico a resistere, per circa una trentina di chilometri, è stato il francese Sivakov, che ha alzato bandiera bianca a 51 chilometri dal traguardo, percorsi tutti in solitaria da Pogacar. Alle sue spalle il Belgio ha provato di squadra a chiudere, senza riuscirci: sono partiti subito gli scatti e si è distrutto il gruppo principale. Mathieu van der Poel e Remco Evenepoel hanno tentato in tutti i modi la rimonta, senza però riuscire a fare la differenza. Lo sloveno si conferma tra i migliori di sempre.

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