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GIORNATA GRANATA

Toro, chi raccoglie l'eredità di Zapata? Ecco le idee di Vanoli. E Duvan si opera dal dottore di...Bremer

Al Filadelfia cominciano le prove senza il capitano, che si prepara all'intervento chirurgico al ginocchio sinistro

Duvan Zapata

L'attaccante del Torino, Duvan Zapata

Per il momento non si parla di nuovi innesti, così Paolo Vanoli dovrà trovare nuove soluzioni per sostituire capitan Zapata con chi ha già a disposizione. E’ questa la linea del club di via Viotti, che fino a gennaio non intende tornare sul mercato e sta accantonando l’idea di pescare tra gli svincolati. Sarà complicatissimo andare avanti senza la leadership del colombiano, così come bisognerà trovare qualcuno che possa garantire tanti gol: l’anno scorso furono 12, oggi sono stati già tre. E, nel frattempo, il colombiano si prepara per sottoporsi ad intervento chirurgico. L’operazione è stata fissata per la giornata di martedì e il capitano del Toro si metterà nelle mani del dottor Bertrand Cottet-Sonnery, lo stesso che giusto l’altro ieri ha operato lo juventino Bremer.

Tornando al Toro, ora toccherà ad Adams raccogliere l’eredità, capocannoniere della squadra insieme proprio a Zapata, e ci si aspetta di più da Sanabria, fermo a quota uno. Saranno loro la coppia designata per ripartire da Cagliari, alla ripresa del campionato, anche se entrambi sono in nazionale e il paraguaiano tornerà a ridosso della trasferta in Sardegna. Così comincia a scalpitare Karamoh, l’altra alternativa per Vanoli nel reparto offensivo: il francese ha segnato l’ultimo gol lo scorso 7 aprile con la maglia del Montpellier, mentre in granata non esulta addirittura dal maggio del 2023.

E poi il tecnico ha un jolly, Nikola Vlasic, che dopo un lungo infortunio si è ripresentato con un assist e un gol nei 33 minuti disputati tra Lazio e Inter. E’ il croato l’uomo cui si affiderà Vanoli, un giocatore che può agire nella mediana come mezzala, sulla trequarti dietro i due attaccanti o ancora in attacco come seconda punta. Non è stato chiamato dalla Croazia, così per il classe 1997 saranno giorni di ripetizioni e di ripetute al Filadelfia: mai come adesso, il Toro ha bisogno del miglior Vlasic.

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