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Rugby

Una Italia a testa altissima contro gli All Blacks: spettacolo allo Stadium

La Nuova Zelanda vince per 29 a 11, ma per gli azzurri solo buone indicazioni

Una Italia a testa altissima contro gli All Blacks: spettacolo allo Stadium

Gli All Blacks conquistano la vittoria offrendo un grande spettacolo, ma l'Italia lascia lo Stadium di Torino con orgoglio intatto. La sconfitta con un punteggio di 29-11 contro le leggendarie squadre neozelandesi fornisce indicazioni positive a Quesada, concludendo così il terzo e ultimo test match dell'Autumn Nations Series. L’Allianz Stadium, tradizionalmente campo di gioco del calcio, si trasforma per l’occasione, adornato di tricolori.

A dare il benvenuto è il presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, che accoglie calorosamente il capitano Brex. Presente anche Alessandro Del Piero, noto per il suo amore per il rugby: prima dell'inizio della partita, il celebre giocatore manifesta il suo sostegno a Treviso e riceve una maglia numero 10 dell'Italrugby da capitan Lamaro, assente per infortunio. Nonostante il freddo di fine novembre, l'atmosfera all'interno dello Stadium è incandescente.

A mezz'ora dall’inizio, gli azzurri si riuniscono, mentre le note di "Thunderstruck" degli AC/DC risuonano per dare ulteriore energia alla squadra di Quesada. L'Haka, iconica danza maori degli All Blacks, è il momento più atteso dal pubblico di Torino e dagli appassionati, che non rimangono delusi. Quando finalmente comincia la partita, gli azzurri, vestiti di completo bianco per l'occasione, partono con determinazione e personalità, contrastando efficacemente gli avversari e guadagnando terreno. La sfida si sblocca al 12° minuto grazie a un calcio di Garbisi, che segna i primi tre punti a favore dell'Italia.

Gli All Blacks reagiscono rapidamente, pareggiando grazie a Beauden Barrett, e il confronto tra i numeri 10 prosegue con l'Italia che si porta nuovamente in vantaggio. Nei primi venti minuti, la squadra di Quesada resiste bene, e sembra poter indirizzare la partita in modo positivo quando Scott Barrett viene sanzionato con un cartellino giallo per un croc roll. Tuttavia, Roigard firma una meta per gli All Blacks, con Barrett che trasforma per un parziale di 10-6. Col passare dei minuti, gli azzurri iniziano a cedere terreno; Ioane infiamma il pubblico dello Stadium con due placcaggi degni di nota. A trenta secondi dalla conclusione del primo tempo, arriva una delusione per l'Italia con la meta di Jordan, chiudendo la prima frazione sul 17-6.

Tuttavia, la nazionale italiana mostra carattere e inizia la ripresa in attacco con un'azione di Capuozzo che si ferma a soli tre metri dalla linea di meta. Al 67° minuto, lo Stadium offre una standing ovation a Sam Cane, che abbandona il campo per l’ultima volta nella sua carriera con gli All Blacks dopo 104 presenze. Il secondo tempo resta a lungo fermo nel punteggio, con i primi punti neozelandesi che giungono al 70° grazie a una meta di Tele'a, seguita dalla trasformazione di Barrett. Gli azzurri non demordono e a quattro minuti dal termine trovano una meta con Menoncello, il migliore tra i suoi, anche se Garbisi non riesce nella trasformazione. Barrett fissa il punteggio finale sul 29-11, segnando l’ultima emozione degli ottanta minuti. Lo Stadium applaude entrambe le squadre, mentre Quesada può guardare con ottimismo verso il Sei Nazioni 2025, avendo ricevuto buone indicazioni dalla sua squadra.

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