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MIRACOLO SPORTIVO

“CUS Torino Rugby - Hidden Heroes”, la serie tv in sei puntate sulla stagione della storica promozione in Top 10

Il presidente Riccardo D'Elicio: «Il nostro sogno continua»

“CUS Torino Rugby - Hidden Heroes”, la serie tv in sei puntate sulla stagione della storica promozione in Top 10

Il presidente cussino Riccardo D'Elicio parla alla presentazione della serie tv (foto di Mario Sofia)

La storica cavalcata, culminata nella promozione per la prima volta di una squadra piemontese in Top 10, il massimo campionato della palla ovale italiana, è l’oggetto della serie tv “CUS Torino Rugby - Hidden Heroes”. È stata presentata in anteprima all’UCI cinema del centro commerciale Lingotto, alla presenza anche di Paolo Manera, Direttore Film Commission Torino Piemonte. e a breve sarà a disposizione, in sei puntate, degli appassionati, e non solo. Il suo obiettivo è raccontare il progetto CUS Torino attraverso le parole dei ragazzi e delle ragazze, che vivono in prima persona le gioie e le difficoltà di portare avanti le due carriere accademica e sportiva ad alto livello. Tutto è iniziato nella stagione 2021-2022, quando ancora il Covid non aveva allentato la sua morsa.

Il pubblico presente (foto di Mario Sofia)

La sezione rugby del CUS Torino e un gruppo visionario di studenti di Ingegneria del Cinema del Politecnico di Torino decisero di organizzare un vero e proprio team di lavoro, diretto da Salvatore Fusco, general manager del CUS Torino Rugby, e dal giovane regista Pier Francesco Coscia. «Abbiamo vissuto un miracolo per lo sport universitario torinese e piemontese - spiega il presidente cussino Riccardo D'Elicio - grazie ai nostri due Atenei, che credono molto nello sport. Il sogno continua e lavoreremo con la buona politica per dare a Torino e alla Città Metropolitana una casa degna di questo straordinario sport, che ha in Grugliasco e nel campo Albonico la sede ideale».

Un'immagine della quinta puntata

Per il generale manager Fusco «nel nostro piccolo possiamo cambiare la storia solo cambiando la mentalità delle persone e ci stiamo provando, non attraverso la prestazione, ma con un progetto innovativo. Lo sport amatoriale, non professionistico, come il nostro deve ispirare e noi siamo stati la prima squadra universitaria a salire in Top 10». Emozionato anche il regista Coscia: «Ho avuto la fortuna di conoscere questo club a metà di quella fantastica stagione della promozione e ovviamente mi sono augurato che l’epilogo fosse quello che poi è realmente stato. I ragazzi mi hanno reso la vita facile, sempre presenti e disponibili e pronti a raccontarsi. Abbiamo cercato di entrare nelle vite dei giocatori e dello staff e speriamo di esserci riusciti».

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