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GIORNATA GRANATA

Toro, l'obiettivo è la salvezza? Vanoli risponde così: "Mi ridevate in faccia...Ecco quanto vale la gara di Udine"

I granata sanno di poter sbagliare: "Ho fatto vedere i numeri delle ultime 10 partite...". Lutto al braccio per Gian Paolo Ormezzano

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli

Il Toro deve prendere consapevolezza che gli obiettivi di inizio anno sono cambiati, il messaggio di Paolo Vanoli alla vigilia della trasferta di Udine è molto chiaro. «In una scala di importanza da 1 a 10, la partita contro i friulani vale 11» ha dichiarato in conferenza stampa, consapevole che lui e la sua squadra non possono più sbagliare. Gli scontri diretti della concorrenza hanno mosso la classifica in zona retrocessione, il margine per Linetty e compagni è sempre più sottile. Tra Udinese e Parma ci si aspettano punti e risposte, nel frattempo si aprirà il mercato: il tema non è stato toccato, anche perché il pensiero dell’allenatore è sempre lo stesso. Serve un attaccante come il pane, bisognerebbe trovarlo in tempi rapidissimi, ma per ora non c’è nessun profilo davvero vicino. E allora si pensa al campo, con la trasferta in Friuli che ha un’importanza assoluta nel percorso del Toro.

Vanoli, come sta la squadra?
«Abbiamo recuperato Milinkovic e Njie: il problema aveva un problema all’addome, l’attaccante aveva subito un trauma al ginocchio, ma entrambi si sono allenati con noi e ci saranno regolarmente. Mancherà invece Walukiewicz, ha avuto questa crisi respiratoria nella sfida contro il Bologna e stiamo facendo accertamenti, mi auguro che possa tornare dalla prossima».

Sarà l’ultima gara del 2024, qual è il suo bilancio dei primi mesi al Toro?
«Dobbiamo guardare avanti, costruire qualcosa in prospettiva futura. È iniziato un nuovo ciclo: nella prima parte ci sono stati risultati positivi e negativi, stiamo trovando un nuovo concetto. Non pensavamo di trovare così tante difficoltà, ma è anche dovuto al percorso. Gli obiettivi cambiano, ora ci focalizziamo per arrivare il prima possibile a punti importanti».

Quindi l’obiettivo è la salvezza?
«Mi avete un po’ riso in faccia quanto dicevo che i punti salvezza erano la priorità, ma vuol dire che non sono uno stupido. In queste due partite, prima a Udine e poi contro il Parma, ci sono in palio punti importanti come a Empoli».

Cosa la preoccupa dell’Udinese?
«Servirà attenzione, la difficoltà sarà sui corner: superano quasi tutti il metro e 90, poi Thauvin ha fatto tre gol e ha qualità e anche Lucca si sta confermando. Per me è una squadra completa, non è una sorpresa e sul piano fisico ci impegnerà molto».

Che tasti ha toccato nello spogliatoio?
«Ho fatto vedere il percorso ai ragazzi: ho mostrato i dati delle prime 7 gare e delle ultime 10, se ci nascondiamo vuol dire che stiamo sbagliando. Ho imparato che quando metti davanti alla realtà, si capisce e non rappresentano solo chiacchiere. Ora vorrei chiudere con un pensiero…».

Prego.
«La società ha chiesto e ottenuto dalla Lega di giocare domani con il lutto al braccio per commemorare Gian Paolo Ormezzano. Non l’ho conosciuto e questo mi dispiace perché non ho avuto modo di incontrare una persona così innamorata e tifosa del Torino, mi è stato raccontato di quanto volesse bene alla squadra granata: mi unisco alle condoglianze alla famiglia».

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