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Sinner rompe il silenzio: "E' stato un Natale strano, ecco perché..."

Il numero 1 è sbarcato in Australia dove difenderà il titolo conquistato lo scorso anno

Sinner rompe il silenzio: "E' stato un Natale strano, ecco perché..."

Jannik Sinner in maglia azzurra nell'ultimo impegno dell'anno in Davis Cup (foto LaPresse)foto

Conto alla rovescia per Jannik Sinner. Sbarcato nelle ultime ore a Melbourne, in Australia, il numero 1 al mondo si sta preparando a difendere il titolo di campione in carica degli Australian Open. "Abbiamo ancora diversi giorni di preparazione prima dell’inizio del torneo - ha detto agli organizzatori dello Slam - e affronterò tutto un passo alla volta. Ho l’opportunità di giocare un paio di match di esibizione prima dell’avvio del torneo e spero di riuscire a ritrovare il ritmo visto che non gioco dallo scorso anno". "Ogni Slam o torneo è differente - ha continuato il numero 1 parlando del sorteggio arrivato a metà settimana, il 9 gennaio prossimo -, ancor più all’inizio della stagione perché ogni tennista ha lavorato su certi aspetti del proprio gioco cercando di migliorare. Nei primi round gli avversari saranno freschi e so che tutto sarà difficile. Nella off-season ho fatto la miglior preparazione possibile, quindi spero di poter giocare bene."

Anno nuovo, vecchi fantasmi. Jannik Sinner, infatti, sarà chiamato a rispondere alla Wada, l'agenzia mondiale del doping, sul caso clostebol: "Amo chi oggi è intorno a me - ha detto il 23enne -, quelli che si fidano di me prima di tutto come persona, anche all'interno della situazione che ho vissuto l'anno scorso e che sto ancora vivendo. Cerco di circondarmi di persone che abbiano fiducia in me, con cui io possa sentirmi in confidenza: mia zia era una di queste". A proposito, Jannik ha trascorso il Natale in famiglia: "È importante passare il Natale in famiglia - ha aggiunto -, ma è stato difficile dopo aver perso mia zia. Lei sarà per sempre nel mio cuore, è una di quelle persone speciali che terrò sempre con me. È stato uno stress perdere una persona così importante, che mi ha dato tanti consigli e mi ha fatto vivere momenti belli in sua compagnia. La mia è una famiglia unita e a me piace stare con persone che si fidano di me in tutto e per tutto. Per questo è stato un Natale strano". 

 

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Infine, spazio anche all'Australian Open: "La condizione - ha detto a proposito del meteo - è molto più calda rispetto all'anno scorso, il meteo è differente: è speciale tornare qua a difendere il titolo, non vedo l'ora di andare in campo. Abbiamo ancora diversi giorni di preparazione prima dell'inizio del torneo e affronterò tutto un passo alla volta. Ho l'opportunità di giocare un paio di match di esibizione prima dell'avvio del torneo e spero di riuscire a ritrovare il ritmo visto che non gioco dallo scorso anno". 

Anno nuovo, vecchi fantasmi. Jannik Sinner, infatti, sarà chiamato a rispondere alla Wada, l'agenzia mondiale del doping, sul caso clostebol: "Amo chi oggi è intorno a me - ha detto il 23enne -, quelli che si fidano di me prima di tutto come persona, anche all'interno della situazione che ho vissuto l'anno scorso e che sto ancora vivendo. Cerco di circondarmi di persone che abbiano fiducia in me, con cui io possa sentirmi in confidenza: mia zia era una di queste".  A proposito, Jannik ha trascorso il Natal in famiglia: "È importante passare il Natale in famiglia - ha aggiunto -, ma è stato difficile dopo aver perso mia zia. Lei sarà per sempre nel mio cuore, è una di quelle persone speciali che terrò sempre con me. È stato uno stress perdere una persona così importante, che mi ha dato tanti consigli e mi ha fatto vivere momenti belli in sua compagnia. La mia è una famiglia unita e a me piace stare con persone che si fidano di me in tutto e per tutto. Per questo è stato un Natale strano".

"Ho la stessa stanza d'hotel dell'anno scorso - ha concluso Sinner parlando ai microfoni degli organizzatori -, anche se sto cercando di diversificare e arricchire la preparazione di giorno in giorno. Il viaggio in macchina verso il campo? Di solito prima di iniziare la partita passano ore e ore, si può riflettere molto". Gli organizzatori gli fanno notare: "Nadal ha avuto lo stesso autista per 20 anni nella tratta dall'hotel al campo". "Beh, era un autista fortunato...", la risposta finale del numero 1 al mondo. 

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