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TENNIS A MELBOURNE

Agli Australian Open Jannik Sinner più forte dei problemi fisici, nei quarti, per la prima volta, anche Lorenzo Sonego

Nella notte italiana torneranno in campo in doppio Simone Bolelli e Andrea Vavassori

Sinner-Sonego, che storia: battuta la Serbia di Djovovic!  Ora la finale di Davis Cup

Sonego e Sinner

Due azzurri nei quarti di finale degli Australian Open, per la seconda volta nella storia del torneo. Non accadeva dal 2022, allora erano stati Jannik Sinner e Matteo Berrettini, oggi la coppia è composta ancora dal numero 1 del mondo e da Lorenzo Sonego, che potrebbero sfidarsi in semifinale. Il 23enne di Sesto Pusteria ha battuto per 6-3, 3-6, 6-3, 6-2 il danese Holger Rune (n. 13), centrando il suo decimo quarto in uno Slam, e mercoledì 22 gennaio affronterà l’australiano Alex de Minaur (n. 8). A complicare il suo compito hanno pensato, oltre all’avversario, i problemi fisici.

«Non mi sentivo molto bene - racconta l’altoatesino - nessun infortunio, ma una sensazione di malessere generale. Sono arrivato al circolo il più tardi possibile e non mi sono allenato. Ho anche visto un medico prima del match, ho fatto un piccolo controllo e mi sono sentito un po’ meglio». Sul 2-1 per Rune nel terzo set. Jan ha, però, dovuto ricorrere al medical timeout: «Ho avvertito uno sbandamento e forse ho avuto problemi di pressione. In quel momento c’era molto sole ed era umido». Lo ha anche aiutato la rottura della rete a inizio del quarto parziale, a causa di una sua prima palla di servizio, che ha costretto a un’interruzione di 20’: «È stato un colpo di fortuna, comunque, al di là di tutto, è stato un grande match, con scambi molto spettacolari».

Sonego (n. 55, ora sarebbe n. 35) ha sconfitto per 6-3, 6-2, 3-6, 6-1 il 19enne statunitense Learner Tien (n. 121) e mercoledì sarà opposto all’altro americano Ben Shelton (n. 20 del ranking e n 21 del seeding). Per lui complimenti sentiti da parte di Adriano Panatta: «Mi piace molto, è stato bravissimo, lui non si batte mai da solo, come fanno molti altri». Per la prima volta il 29enne torinese è entrato fra i primi otto in un major. «Sono migliorati - commenta Sonny - la mia mentalità e il gioco. L’età è quella che ti senti dentro e io mi sento giovane. Ho voluto uscire dalla mia comfort zone e nell’ultimo anno ho investito molto sul mio tennis. Per certi versi questi risultati sono arrivati un po’ inaspettati, perché è da poco tempo che abbiamo messo in pratica il lavoro. Ci sono stati anche dei dubbi, ma ora mi sembra tutto più semplice».

Martedì 21 gennaio nei quarti del doppio Simone Bolelli e Andrea Vavassori, teste di serie n. 3, scenderanno in campo intorno alle 2 contro i portoghesi Nuno Borges e Francisco Cabral.

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