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TENNIS A MELBOURNE

Jannik Sinner senza limiti, costringe alla resa anche Ben Shelton ed è in finale agli Australian Open

Domenica contro il tedesco Alexander Zverev cercherà il secondo titolo sulla Rod Laver Arena e il terzo Slam

Jannik Sinner senza limiti, costringe alla resa anche Ben Shelton ed in finale agli Australian Open

Terza finale Slam per Jannnik Sinner, che, con la 20ª vittoria consecutiva, ha stabilito il suo nuovo record (foto LaPresse)

Non si ferma più Jannik Sinner, che nella semifinale degli Australian Open, che riservava parecchie insidie, si è imposto per 7-6, 6-2, 6-2, sul rampante statunitense Ben Shelton (n. 20 del ranking e n. 21 del seeding), rischiando nel primo set e dominando i due successivi. Domenica 26 gennaio affronterà in finale il tedesco Alexander Zverev (n. 2), cui è bastato il primo parziale, che si è aggiudicato per 7-6, per eliminare Novak Djokovic (n. 7). Il serbo, infatti, si è ritirato per uno strappo muscolare alla coscia sinistra, che aveva già avvertito nei quarti contro lo spagnolo Carlos Alcaraz (n. 3). Il n. 1 del mondo potrà dunque andare a caccia del suo secondo titolo consecutivo a Melbourne e del terzo Slam, dopo gli US Open del 2024. In Italia meglio di lui ha fatto solo Nicola Pietrangeli, con quattro finali.

Nel primo set il 23enne di Sesto Pusteria ha recuperato per due volte un break, la seconda delle quali sul 6-5, quando Shelton è andato a servire per chiudere e ha mancato due chance. Nel tiebreak è salito sul 5-0 e ha completato l’opera sul 7-2. Nel prosieguo l’altoatesino ha strappato la battuta al 22enne di Atlanta in due occasioni nella seconda e nella terza frazione. «Non so come ho fatto nel primo set - commenta Sinner - ma è stato molto duro, cruciale direi. Ben non stava servendo al meglio né con le percentuali che avrebbe desiderato, entrambi abbiamo risposto meglio di come abbiamo servito. Il primo set è sempre importante, dà fiducia e sono contento di come ho gestito la situazione».

Nessun problema per la chiamata del fisioterapista: «C’era tensione, ho avuto qualche piccolo crampo. Era una partita che poteva durare molto e sono contento di averla terminata in tre set e di essere tornato in finale. Ora vedremo quel che succederà». Dall’altra parre della rete ci sarà, dunque, Zverev, che conduce i confronti diretti per 4-2. «Abbiamo giocato - spiega Jan - match molto duri in passato, è un atleta incredibile a caccia del suo primo Slam. Domenica sarà una giornata speciale e cercherò di godermela, sperando che sia anche una bella partita».

Sabato 25 gennaio l’attenzione degli appassionati italiani sarà puntata sui doppisti Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che, non prima delle ore 11, saranno opposti al finlandese Harri Heliovaara e al britannico Henry Patten. L’obiettivo sarà la conquista del loro primo successo in un major.

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