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TENNIS MONDIALE

Jannik Sinner, dopo il secondo trionfo agli Australian Open, rinuncia a difendere il titolo a Rotterdam: «Il mio corpo ha bisogno di riposo»

L'insidia maggiore per il suo primo posto nel ranking sarà la sentenza del TAS di Losanna, intanto mercoledì sarà ricevuto con gli azzurri da Mattarella

Jannik Sinner, dopo il secondo trionfo agli Australian Open, rinuncia a difendere il titolo a Rotterdam: «Il mio corpo ha bisogno di riposo»

Jannik Sinner con il secondo trofeo degli Australian Open (foto X @AustralianOpen)

Il mondo è ai piedi di Jannik Sinner. Dopo la sua seconda vittoria consecutiva agli Australian Open, travolgendo in tre set il tedesco Alexander Zverev, e la terza Slam, inclusi gli US Open, il tennis italiano con lui è entrato in una nuova dimensione. A distanza di un anno dal primo trionfo a Melbourne, che ha dato il via al suo magico 2024, culminato nella conquista del primo posto nel ranking, il titolo bis ha dimostrato, senza ombra di dubbio, che il divario fra lui e la concorrenza si è ampliato, almeno sul cemento, la sua superficie preferita.

Mercoledì 29 gennaio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella celebrerà al Quirinale i trionfi dell’anno d’oro del tennis azzurro e ci sarà anche il 23enne di Sesto Pusteria. Jannik ha deciso che non rientrerà in campo all’Atp 500 di Rotterdam, dove è il campione in carica. Sarà al via, invece, il 17 febbraio all’Atp 500 di Doha e a marzo disputerà i Masters 1000 di Indian Wells e Miami.

«Dopo aver consultato il mio team - spiega l’altoatesino - abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di ritirarci dall’Open di Rotterdam. Il mio corpo ha bisogno di tempo per riposare, dopo il lungo viaggio in Australia. Ho un ottimo ricordo della vittoria del titolo davanti a una folla straordinaria l’anno scorso e spero di tornarci presto».

Sinner, che ha 3.695 punti di vantaggio su Zverev e 4.820 sullo spagnolo Carlos Alcaraz, è entrato nella sua 34ª settimana da n. 1 ed è 17° in classifica. Ha nel mirino le 36 settimane di Carlitos e i successivi obiettivi saranno il romeno Ilie Nastase (40), lo scozzese Andy Murray (41) e il brasiliano Gustavo Kuerten (43).

Jannik, pur perdendo i 1.000 punti ottenuti in terra olandese, rimarrà certamente al comando fino a Miami e teoricamente anche il calendario sulla terra rossa, fino al Roland Garros non dovrebbe riservargli insidie particolari. Il condizionale è d’obbligo, perché il 16 e il 17 aprile ci sarà l’udienza del TAS di Losanna per il ricorso della Wada sul caso Clostebol e potrebbe arrivare una squalifica che spariglierebbe le carte.

Al di là del capofila, intanto, l’Italia si gode il record di ben 11 atleti nella Top 100 Atp. Lorenzo Sonego, che in Australia ha raggiunto i quarti, è risalito al n. 35, con un salto di 20 posizioni. Non era mai stato così in alto da fine giugno 2022.

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