Toro, un gigante chiamato Milinkovic Savic: ecco cosa c'è dietro la sua crescita

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L’autogol di Thiaw poi la rete di Gineitis. Ma fondamentali per la vittoria del Toro sul Diavolo rossonero sono state le parate di Vanja Milinkovic Savic, capace di neutralizzare anche un rigore di Pasilic, uno che in carriera non aveva mai sbagliato dal dischetto degli 11 metri. E invece... Neutralizzando l’ennesimo rigore, il gigante serbo - quando sbarcò in granata grazie all’allora ds Petrachi era stato soprannominato il Donnarumma serbo -, in stagione, ha parato quattro rigori, più di ogni altro portiere nei Big-5 campionati europei nella stagione 2024/2025; tra i portieri con almeno quattro rigori affrontati in una stagione di Serie A dal 2005/06 è quello con la miglior percentuale di parate (80%: 4/5). In una parola, insuperabile.

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La reazione di Vanoli al termine della partita, in tal senso, vale più di mille parole. Lui, intanto, non pensa ai record o al numero di parate effettuate in una sola partita: «Non conto le parate, ma i tre punti che portiamo a casa. Record assoluto in una stagione? Ci si può arrivare, ma va bene anche se il record resta di Handanovic», ha tagliato corto il portierone granata che proprio la scorsa settimana - lo stesso giorno di Sinisa Mihajlovic - ha festeggiato il suo 28° anno di età. Dopo anni di duro lavoro, Vanja comincia a raccogliere i frutti.

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Il suo segreto? Non va solo ricercato nello staff di Vanoli con il suo preparatore Zuccher, ma va soprattutto ricercato in Milinkovic Savic stesso che ha fatto il grande salto di qualità dal punto di vista caratteriale, maturando giorno dopo giorno. Basta sentirlo parlare, al termine delle partite, per capirlo. E poi, riesce a isolarsi da tutto e da tutti, dice chi lo conosce bene. Un altro, con tutte le critiche ricevute, sarebbe crollato al suo posto. Intanto il City di Guardiola gli ha già messo gli occhi addosso da tempo: nuovo assalto in estate? Staremo a vedere, intanto il Toro si gode un nuovo leader.

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