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Juve, Thiago Motta rompe il silenzio: "Non accetto che si parli di fallimento!"

L'allenatore si è confessato a due settimane dall'esonero: "L'obiettivo era il quarto posto"

Juve, Giuntoli sta con Thiago Motta e sul futuro del tecnico...

Cristiano Giuntoli e Thiago Motta

Una lunga intervista rilasciata a Walter Veltroni dalle colonne del Corriere della Sera per raccontare la sua verità. Stiamo parlando di Thiago Motta sollevato dall'incarico di allenatore domenica 23 marzo per lasciare la panchina a Igor Tudor: "Le ultime due (contro Atalanta e Fiorentina, ndr) le abbiamo giocate male - ha dichiarato -, cambierei certamente oggi delle mie scelte. Nessuno nega i propri errori." L'allenatore italo brasiliano, però rivendica il lavoro svolto sotto la sua gestione: "Non accetto che si butti via tutto il lavoro fatto - ha ribattuto -. Non accetto che si parli di fallimento. Una squadra tutta nuova, falcidiata dagli infortuni, stava per raggiungere l'obiettivo prefissato."

Significativo il passaggio in cui spiega il rapporto con i suoi calciatori e con la dirigenza, in particolar modo con Giuntoli: "Spogliatoio contro? Sono cose inaccettabili - ha detto al Corriere della Sera -, non è vero che avevo lo spogliatoio contro, chi lo dice è un bugiardo. Alla Juve avevo un ottimo rapporto con tutti i miei calciatori, sia professionale che umano. Poi è normale che chi gioca meno non sia contento, capitava anche a me da calciatore. Tutti i calciatori hanno rispettato le mie decisioni." Sul rapporto con l'ex direttore sportivo del Napoli: "Non ho mai avuto un litigio con il direttore".

Infine: "Quando ho accettato questo incarico sapevo che sarebbe stato un progetto triennale - ha detto Thiago Motta -, fondato su una profonda rivoluzione dell'organico. So che alla Juve bisogna vincere. Ma il mio lavoro è stato interrotto quando eravamo a un punto dal quarto posto in classifica, che era l'obiettivo prioritario".

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