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Zambrotta è il caso delle gambe storte che ha sbalordito i medici

L'ex terzino bianconero e della Nazionale rivela il suo curioso retroscena

Zambrotta è il caso delle gambe storte che ha sbalordito i medici

Le gambe arcuate sono un tratto distintivo tra i calciatori. Tra le grandi leggende legate ai colori della Nazionale e a quelli bianconeri spicca il nome di Gianluca Zambrotta, che oltre alla sua leggendaria carriera, ha attirato la curiosità dei social proprio per il suo particolare tratto fisico. Oggi, a distanza di anni dal ritiro, l’ex terzino anche del Milan ha deciso di raccontare la genesi di quella particolarità che, nel tempo, ha sorpreso perfino i medici.

Ospite del podcast Bsmt di Gianluca Gazzoli, Zambrotta ha ripercorso le tappe di una condizione fisica sviluppatasi lentamente, quasi silenziosamente, nel corso della sua lunga carriera: «Durante la mia carriera non ho avuto grandi infortuni. Mi sono operato tre volte ai menischi interni, in questo momento non li ho né a sinistra né a destra e, quindi, col tempo le gambe si sono arcuate e oggi sono un modello da laboratorio per tanti chirurghi – ha spiegato –. I medici mi guardano e mi chiedono come faccio a camminare. Il problema si è accentuato nel tempo, dovuto sia ad una certa esposizione genetica sia al fatto di non avere appunto i menischi interni. E poi forse avrei dovuto metterci mano prima».

Una testimonianza diretta e senza filtri, che restituisce uno spaccato inedito della vita post-carriera di uno degli esterni più amati dagli appassionati di calcio. Zambrotta, che con la maglia azzurra ha vinto il Mondiale 2006, continua così a sorprendere anche fuori dal campo, raccontandosi con l’onestà e l’autoironia di chi ha sempre corso senza risparmiarsi – anche a costo di lasciare il segno, nelle ossa come nella memoria collettiva.

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