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sport in lutto

Addio a Nino Benvenuti, mito del pugilato e dello sport italiano

Il pugile si è spento all'età di 87 anni, aveva vinto la medaglia d'oro a Roma '60

Addio a Nino Benvenuti, mito del pugilato e dello sport italiano

Nino Benvenuti (foto LaPresse)

Ci ha lasciato uno dei personaggi immortali dello sport italiano. Nino Benvenuti è scomparso martedì 20 maggio all’età di 87 anni, ma rimarrà per sempre vivo nel cuore e nella mente di coloro che lo hanno seguito nelle sue imprese sul ring o che se le sono sentite raccontare e se ne sono innamorati. Nacque a Isola d’Istria, quando era ancora italiana, poi sarebbe diventata jugoslava e oggi è croata. Fu uno degli eroi della storica edizione delle Olimpiadi di Roma 1960, salendo sul primo gradino del podio nei welter. Da dilettante è stato anche per due volte oro agli Europei.

Continuò la sua carriera aurea fra i professionisti, laureandosi campione mondiale dei superwelter fra il 1965 e il 1966, in un periodo segnato dalla grande rivalità con Sandro Mazzinghi, europeo dei medi fra il 1965 e il 1967 e nuovamente iridato, dei medi, fra il 1967 e il 1970. Sono pietre miliari i tre match che ha combattuto contro Emile Griffith. Il primo, con il successo del 17 aprile 1967, al Madison Square Garden, ai punti in 15 riprese, che gli ha consentito d’indossare la cintura Wbc, gli è anche valso il premio di Fighter of the Year, unico italiano ad aver conseguito il riconoscimento. La rivincita di fine settembre al Shea Stadium, andò allo statunitense, sempre ai punti.

Non fece eccezione il terzo atto del marzo 1968, ancora nel tempio newyorkese, lunghissima battaglia che incoronò l’azzurro. Lo avrebbe detronizzato a novembre del 1970 l’argentino Carlos Monzon, costringendolo al ko tecnico al dodicesimo round al PalaEur di Roma. Benvenuti tentò di rifarsi a maggio del 1971 a Monte-Carlo, ma finì al tappeto al terzo tempo. Quello fu l’ultimo capitolo. Ha chiuso con 82 vittorie, un pareggio e sette sconfitte. Dopo il ritiro ha recitato in tre film, è diventato giornalista pubblicista ed è stato commentatore per la Rai.

 

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