Cairo annuncia due cessioni, e Vanoli? Ecco la sua risposta: "Voglio un Toro che cresca, il presidente è stato chiaro"

Urbano Cairo ha già preannunciato uno o due cessioni, Paolo Vanoli pensa a come costruire un Toro più forte. «L’obiettivo è proprio questo, migliorarsi e crescere continuamente - dice l’allenatore che conferma la sua permanenza in granata - e anche il presidente ha detto che ho un contratto: la società ha l’opzione per prolungare di un altro anno, anche se io non guardo a questo». Così domenica sera andrà in archivio una stagione senza soddisfazioni, terminata con ampio anticipo e con la tifoseria in subbuglio: al Grande Torino ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, ma è già stata annunciata contestazione al patron e pure alla squadra.

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Vanoli, che clima si aspetta allo stadio?
«Questo finale di stagione lascia amarezza, se i tifosi dovessero contestare avrebbero il diritto di farlo. Dispiace tanto perché in un’annata con tanti alti e bassi, abbiamo fatto tre mesi di grande continuità di prestazioni e risultati: le ultime giornate stanno nascondendo le tante cose buone che abbiamo fatto nella seconda parte».

La Roma è ancora in corsa per un posto in Champions…
«Sappiamo cosa si giocano, con Ranieri hanno fatto qualcosa di straordinario e sono una squadra di valore. Sarà una partita difficile, ma noi vogliamo finire nel migliore dei modi davanti ai nostri tifosi. Il mister? Ricordo bene il suo capolavoro con il Leicester, ma con lui è anche piacevole parlare di valori e lo avrei visto bene in Nazionale: però chissà, mai dire mai…».

Chi recupera per l’ultima di campionato?
«Elmas e Karamoh si sono allenati con il gruppo, mancherà soltanto Njie che ha avuto un attacco influenzale e abbiamo deciso di non forzarlo. Ora mi ha detto il dottore che Tameze ha un po’ di febbre. E poi c’è Coco: ha fatto un po’ in gruppo e un po’ a parte, dobbiamo decidere se convocarlo».

Come commenta le ultime parole del presidente Cairo?
«Il presidente è stato molto chiaro, non c’è nulla da aggiungere. È brutto arrivare all’ultima partita e parlare di mercato, sarebbe brutto anche verso i giocatori. Stiamo concentrati, poi con lucidità vorrei sedermi e capire cosa possiamo migliorare».

Zapata e Schuurs saranno pronti per il ritiro?
«Continuano il percorso nel migliore dei modi, ma non sono un medico. Non posso dire di preciso quando rientreranno in gruppo, non posso fare previsioni, ma entrambi stanno lavorando bene».

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