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TENNIS

Al Roland Garros l'Italia, con Jannik Sinner e Sara Errani e Jasmine Paoline, andrà a caccia della tripletta di titoli

Il misto è già in cassaforte, grazie ad Andrea Vavassori e alla campionessa olimpica

Al Roland Garros l'Italia, con Jannik Sinner e Sara Errani e Jasmine Paoline, andrà a caccia della tripletta di titoli

Terza finale Slam consecutiva per Jannik Sinner, la prima contro Carlos Alcaraz (foto X @rolandgarros)

L’anno scorso il tennis italiano al Roland Garros aveva disputato tre finali, perdendole tutte, e si era comunque consolato con Jannik Sinner n. 1 del mondo. Questa volta la tripletta è stata confermata e il bilancio è già positivo, essendosi Andrea Vavassori e Sara Errani aggiudicati il titolo del doppio misto. Domenica 8 giugno ci saranno tutte le opportunità per fare l’en plein, perché gli azzurri sia nel singolare maschile sia nel doppio femminile scenderanno in campo sul Philippe Chatrier da favoriti. Alle ore 15 Sinner, che ha già al suo attivo due Australian Open e un US Open, affronterà lo spagnolo Carlos Alcaraz, campione in carica, e sarà la sfida alla quale, fin dall’inizio del torneo, tutti si sarebbero augurati di assistere. Lo potranno fare anche in chiaro, dal momento che sarà trasmessa in diretta su NOVE.

«Sono molto felice di aver raggiunto la finale - spiega il 23enne di Sesto Pusteria - onestamente non pensavo di tornare e fare finale a Roma e qui. Non ho giocato per quasi quattro mesi e ora sono nella mia terza finale Slam consecutiva. Non me lo aspettavo». Sarà il dodicesimo confronto diretto ufficiale e il murciano conduce per 7-4, avendo prevalso nelle ultime quattro occasioni, nel 2024 in semifinale nel Masters 1000 di Indian Wells e al Roland Garros e in finale nell’Atp 500 di Pechino e recentemente nell’atto conclusivo degli Internazionali BNL d’Italia. «Carlos mi rende un giocatore migliore - afferma Jannik - mi porta al limite. Ci spingiamo molto e sarà un momento speciale per noi. In campo si sente molto la sua presenza, non guardi l’età in quel momento, ma la qualità del suo gioco e le vittorie che ha già ottenuto in carriera. Ha carisma, ha l’aura e quando entra in campo lo senti. Il tennis ha bisogno di rivalità, ma non ci siamo solo noi, ci sono molti altri atleti forti in arrivo. È impossibile paragonarci».

Alle 11 Errani e Jasmine Paolini contenderanno il trofeo alla kazaka Anna Danilina e alla serba Aleksandra Krunic. «Siamo contente - racconta Paolini - siamo in finale, è un gran risultato e speriamo di fare una bella partita. Per noi Parigi è speciale, e vale per tutte e due… qui abbiamo giocato la finale lo scorso anno, qui abbiamo vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi e qui giovedì Sara si è imposta nel misto». Per Errani «conosciamo le avversarie, anche se sono una coppia nuova. In questo caso è meglio studiare le loro partite singolarmente più che insieme».

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