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CICLISMO

Dopo il Giro d'Italia e il Tour de France, tocca alla Vuelta a España partire da Torino, ecco tutto ciò che c'è da sapere

Per il futuro si pensa a ospitare in Piemonte la settimana iridata

Dopo il Giro d'Italia e il Tour de France, tocca alla Vuelta a España partire da Torino, ecco tutto ciò che c'è da sapere

La presentazione della partenza della Vuelta a España

Torino e il Piemonte calano il “triplete”. Dopo il via del Giro d’Italia e del Tour de France, ospiteranno la partenza anche della terza grande corsa a tappe, la Vuelta a España, con piena soddisfazione del direttore generale Javier Guillén. L’appuntamento con la “Salida Oficial” sarà sabato 23 agosto alla Reggia di Venaria Reale, con il km zero che sarà fissato al Motovelodromo di corso Casale, di fronte al monumento intitolato a Fausto Coppi. Il grande campione partecipò alla manifestazione in terra iberica per la prima e unica volta nel 1959, la sua ultima stagione agonistica, e non la portò a termine.

La Vuelta è nata nel 1935 e, dunque, dopo 90 anni scatterà dal Bel Paese. Nella sua storia l’hanno vinta sei italiani e il primo fu il torinese Angelo Conterno nel 1956, seguito da Felice Gimondi nel 1968, Giovanni Battaglin nel 1981, Marco Giovannetti nel 1990, Vincenzo Nibali nel 2010 e Fabio Aru nel 2015. «Sono molto legato a questo territorio - spiega Aru, che oggi è l’Ambasciatore della Vuelta per l’Italia, - mi sono aggiudicato il campionato italiano a Ivrea e la tappa del Giro a Sestriere, dove mi sono allenato per dieci anni. La Vuelta ha rappresentato un capitolo importante della mia carriera e da italiano sono felice che possa partire da Torino».

La gara rimarrà in Regione per quattro tappe. La prima, lunga 189 km, arriverà a Novara e sarà una prova per velocisti. Fra i candidati a indossare la prima “maglia rossa”, il simbolo del comando, ci sarà l’azzurro Jonathan Milan. La seconda (160 km) inizierà da Alba e si concluderà ai 1.881 metri di altitudine di Limone Piemonte. Sarà il primo vero test per i corridori di classifica, come il cannibale sloveno Tadej Pogačar, che punterà all’accoppiata Tour-Vuelta, ma anche il danese Jonas Vingegaard o magari il belga Remco Evenepoel. La terza tappa (135 km) andrà da San Maurizio Canavese a Ceres e la quarta (207 km) da Susa a Voiron, in Francia, con molta montagna, come il Monginevro e il Col du Lautaret.

«Sarà un bellissimo momento di sport - spiega il sindaco di Torino Stefano Lo Russo - ma anche un’impareggiabile vetrina, per far ammirare la nostra città in tutto il mondo». Per il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, «sarà un evento che unirà sport, cultura e turismo, capace di valorizzare le nostre bellezze naturali e storiche e le qualità enogastronomiche. Siamo pronti ad accogliere la sfida e anche in futuro avremo qualche altra bella novità». Si pensa a ospitare la settimana dei Campionati Mondiali e se parlerà fra qualche anno, essendo le edizioni fino al 2030 già state assegnate.

Tornando alla Vuelta, giovedì 21 agosto le 22 squadre saranno presentate in piazzetta Reale, fra Palazzo Reale e la Galleria Sabauda. Il quartiere generale sarà nel Grattacielo della Regione. Non mancheranno le iniziative collaterali ed è stato ideato un percorso enogastronomico, che coinvolgerà produttori e ristoratori locali.

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