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TENNIS A WIMBLEDON
07 Luglio 2025 - 22:47
Jannik Sinner soccorre Grigor Dimitrov dopo l'infortunio (foto LaPresse)
Non ci sarà il derby italiano nei quarti di finale del torneo di Wimbledon, ma, chissà, potrebbe esserci in semifinale. Il n. 1 del mondo Jannik Sinner si è imposto negli ottavi in una partita diventata complicatissima, approfittando del ritiro del bulgaro Grigor Dimitrov (n. 21), che si era aggiudicato i primi due set per 6-3 e 7-5 e sul 2-2 del terzo si è infortunato. Affronterà lo statunitense Ben Shelton (n. 10), che ha messo fine, per 3-6, 6-1, 7-6, 7-5 allo splendido percorso di Lorenzo Sonego (n. 47).
Flavio Cobolli (n. 24) si è qualificato per la prima volta al terzultimo turno in uno major, superando per 6-4, 6-4, 6-7, 7-6 il croato Marin Cilic (n. 83), e contenderà il diritto di sfidare eventualmente Sinner al serbo Novak Djokovic (n. 6).
Il 23enne di Sesto Pusteria è stato subito in difficoltà e ha subìto il break già nel secondo game. Nel quinto ha avuto un’opportunità per riequilibrare la situazione e non l’ha sfruttata. Il bulgaro non gliene ha lasciate altre e si è aggiudicato con autorità il primo set. Ha iniziato il secondo nel migliore dei modi, strappando il servizio.
Sul 3-2 l’altoatesino ha chiesto l’intervento del fisioterapista, per un problema al gomito destro, che aveva toccato terra nel corso di una caduta avvenuta nel primo parziale. Sul 4-5 il controbreak dell’azzurro sembrava la svolta, ma Dimitrov è andato di nuovo a segno in risposta e poi ha chiuso i conti. In apertura di terza frazione è arrivata la soluzione inaspettata. Sul 2-2 il bulgaro ha realizzato un ace e si è infortunato al pettorale destro. Non ha potuto continuare ed è stato costretto al ritiro.
«Non mi sento il vincitore - commenta Sinner - mi dispiace per lui, so quanto tenga a questo sport. È un buon amico e ci conosciamo bene. Avrebbe meritato anche di giocare il prossimo turno, se avesse potuto, è un momento triste per tutti noi, che abbiamo visto cosa è successo. Questi infortuni sono terribili, non è il finale che avrei voluto e gli auguro il meglio».
Sonego ha lottato come suo solito, ma pur essendo partito bene, non è riuscito a evitare la terza sconfitta in altrettanti Slam stagionali contro l’americano. «Il bilancio è positivo - afferma - ho messo in campo tutto quello che avevo, mi sono goduto ogni partita e mi sono divertito. Torno a casa contento di quel che ho fatto, consapevole del livello che posso esprimere e di quello che devo continuare a fare. Quella contro Shelton è stata una buona partita, una bella lotta girata su pochi punti. L’avevamo preparata bene, soprattutto in risposta rispetto alle altre volte. Stavo più lontano e quello mi ha portato a rispondere più frequentemente e a dargli meno punti di riferimento sul servizio. Sono partito bene anche nel secondo set, sulle palle break, però, ha giocato meglio lui, e da quel momento il match è un po’ cambiato. Dal terzo parziale è iniziata una lotta, ci sono state tante occasioni da una parte e dall’altra e lui è stato più bravo nei momenti importanti».
Cobolli ha invece trionfato e nel quarto set è stato bravo a recuperare nell’ottavo game il break concesso nel settimo e a protrarre il verdetto al tiebreak, nel quale dal 3-3 ha conquistato quattro punti consecutivi. «Sono tra i migliori otto a Wimbledon - spiega - cosa può esserci di più bello. Ho sempre sognato di essere qui a giocare questo torneo e non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto. Ho cominciato a giocare a tennis per match come questi, per tornei come questo. È un momento che non dimenticherò mai, sono davvero felice. Ora sfiderò il mio idolo e darò il massimo».
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