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MOTOGP

Sachsenring, regno di Marquez ma Bagnaia non molla: «Ci stiamo avvicinando»

Lo spagnolo leader del Mondiale arriva su una pista amica in condizioni perfetta, il chivassese sta ritrovando il feeling giusto

Bagnaia e le Ferrari, caccia a una svolta tra Qatar e Bahrain

Pecco Bagnaia (foto Lapresse)

Ha sempre fatto la differenza al Sachsenring anche negli anni bui, si presenta qui con undici vittorie in tutte le classi, sta dominando anche il Mondiale. Ecco perché nessuno ha dubbi sul fatto che Marc Marquez in Germania sia l'uomo da battere, anche per festeggiare al meglio il suo duecentesimo Gran Premio in MotoGP.

Pecco Bagnaia, almeno sulla carta, invece non è l'uomo da battere. Ma ha obiettivi chiari in testa: «Proveremo ad avvicinarci ancora. In questa stagione abbiamo fatto passi indietro a Le Mans e Silverstone, lì non ci sono stati progressi. Negli ultimi weekend di gara invece, abbiamo migliorato sempre e da Aragon in avanti siamo tornati a essere più vicini, lottare per la prima posizione almeno per diversi giri. Quest’anno dobbiamo capire che la situazione è così. Bisogna guardare il lato positivo: l’ultimo weekend è stato positivo dall’inizio alla fine, avevamo il passo per vincere. Bisogna ripartire da lì».

Sono passati sei mesi dal suo primo contatto e ancora adattarsi alla Desmosedici 25 gli torna difficile: «Si guida in un modo in cui non ho mai guidato, quasi più con il posteriore che con il davanti, molto instabile rispetto al passato e questo non aiuta. Io ho sempre puntato sull’anteriore, quindi si va nella direzione opposta, ma ci sto provando in tutti i modi e anche la squadra sta facendo di tutto per darmi una mano. Insieme stiamo cercando di avvicinarci».

Ma Pecco fa anche ammenda: «Fino al GP d'Olanda ci sono state situazioni in cui non avevo lavorato troppo nella direzione della squadra. Invece, anche se non ti trovi bene sulla moto è sempre meglio girare per raccogliere più dati possibili. Io capisco subito se una modifica non funziona, ma al team servono tanti dati».

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