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La curiosità
14 Luglio 2025 - 14:10
Jannick Sinner (Fonte Instagram)
É stata una finale leggendaria, in un palcoscenico altrettanto leggendario e inimitabile. L'attesissima ultimo atto di Wimbledon, quello che si è giocata ieri tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, ha tenuto incollati appassionati e non. In quattro set, l'altoatesino si è aggiudicato lo scontro, vendicando la sconfitta di Roland Garros, scrivendo la storia: Sinner infatti è diventato il primo italiano della storia a vincere il torneo. A fine partita, Sinner ha celebrato la vittoria, alzando al cielo il trofeo di Wimbledon, che insieme al tennista, è stato subito oggetto di curiosità. Di cosa è fatto e soprattutto, perché in cima ha un ananas?
Il frutto, così lontano dal clima britannico, campeggia da decenni sulla sommità del Gentlemen’s Singles Trophy, realizzato per la prima volta nel 1887 dalla prestigiosa Elkington & Co. interamente in argento placcato oro. Nell’epoca vittoriana, l’ananas era simbolo di esclusività, un frutto raro e costosissimo, presente solo sulle tavole della nobiltà e dei grandi aristocratici. Regalare o esporre un ananas equivaleva a dichiarare il proprio rango elevato, la propria generosità e, ovviamente, la propria ricchezza.
Così è nato il dettaglio più affascinante del trofeo di Wimbledon: l’ananas dorato come emblema di lusso, ospitalità e vittoria. Una seconda teoria, più leggendaria che storica, racconta che i capitani delle navi britanniche, di ritorno da una battaglia vinta, apponessero un ananas all’ingresso delle loro abitazioni come augurio di prosperità.
La coppa di Wimbledon è alta 45,75 cm, ha un diametro di 19,95 cm e riporta l’incisione “The All England Lawn Tennis Club Single Handed Championship of the World”. I nomi dei vincitori si snodano lungo la sua base, ma nel 2008, con l’incisione di Rafael Nadal, si esaurì lo spazio: fu aggiunto un piedistallo supplementare, dove Emmet Smith, l’incisore ufficiale del torneo, continua a scrivere a mano i nomi dei campioni, anno dopo anno.
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