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Curiosità del tennis

Ma perché si usano le palline gialle nelle partite di tennis?

Da bianche e nere a "giallo ottico": un cambiamento epocale ispirato per migliorare la visibilità in televisione

Ma perché si usano le palline gialle nelle partite di tennis?

C'è stato un tempo in cui le palline da tennis erano esclusivamente bianche o nere. Un'epoca lunga, che si estendeva dall'Ottocento fino agli anni Settanta del secolo scorso. Poi, improvvisamente, tutto cambiò. Con l'avvento della televisione a colori e il crescente interesse per il tennis alla fine degli anni '60, i produttori e le emittenti cercarono soluzioni per migliorare l'esperienza visiva del telespettatore. Fu così che le tradizionali palline lasciarono il posto al "giallo ottico".

Questo argomento è tornato in auge in questi giorni in seguito alla visita a Wimbledon, il più prestigioso torneo di tennis al mondo, del celebre produttore e conduttore televisivo britannico David Attenborough, oggi 98enne. Attenborough, che lavorò per la BBC negli anni '60 durante il passaggio dell'emittente al colore, fu una delle figure chiave che ispirò l'adozione delle palline gialle durante i match di tennis.

Soltanto a partire dal 1972, la Federazione Internazionale del Tennis (ITF) introdusse ufficialmente la possibilità di utilizzare le palline gialle nelle regole di questo sport. Attenborough ha spiegato che "la ricerca aveva dimostrato che queste palline erano più visibili ai telespettatori". Ironia della sorte, però, Wimbledon non effettuò il passaggio dal bianco al giallo fino al 1986. Il Compendio Ufficiale di Wimbledon di quell'anno chiarisce la motivazione di questa decisione tardiva: "Le palline gialle sono state usate quest'anno per la prima volta, poiché le palline bianche si macchiavano di verde sull’erba, rendendole a volte quasi impossibili da giocare o solo vedere in Tv, dove il tennis sta diventando sempre più popolare".

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