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Mondo granata

Ngonge, il nuovo volto del Torino: dribbling e fantasia al servizio di Baroni

L’attaccante belga ritrova il suo vecchio allenatore al Verona e punta a diventare protagonista in granata

Ngonge, il nuovo volto del Torino: dribbling e fantasia al servizio di Baroni

Dalla Champions League con il Club Brugge ai riflettori del Maradona, passando per l’impresa salvezza con l’Hellas Verona. Ora Cyril Ngonge è pronto a ripartire da Torino, dove ad attenderlo c’è Marco Baroni, l’allenatore che per primo lo ha valorizzato nel calcio italiano. L’attaccante belga, classe 2000, arriva in granata in prestito dal Napoli con l’obiettivo di rilanciarsi dopo una stagione da comprimario ma da campione d’Italia.

Mancino naturale, 180 cm d’altezza, Ngonge è un esterno offensivo capace di agire anche da seconda punta o falso nove. Nato a Uccle, sobborgo di Bruxelles, ha esordito nella massima serie belga con il Club Brugge a 18 anni, per poi collezionare presenze anche in Champions League. Dopo l’esperienza formativa in Olanda tra Jong PSV, RKC Waalwijk e Groningen – con 17 gol in Eredivisie – nel gennaio 2023 è approdato in Serie A con l’Hellas Verona.

È proprio in Veneto che il belga si è messo in mostra. Alla seconda presenza segna alla Lazio, poi si ripete in più occasioni fino alla doppietta nello spareggio salvezza contro lo Spezia, determinante per la permanenza dei gialloblù nella massima serie. In un anno e mezzo a Verona ha collezionato 11 reti e 3 assist in 36 presenze, impressionando per velocità, dribbling e fiuto del gol. Qualità che hanno convinto il Napoli a investire 18 milioni per lui nel gennaio 2024.

Nel capoluogo campano ha trovato spazio a intermittenza: 1 gol in campionato, una doppietta in Coppa Italia, un titolo di campione d’Italia al primo anno. Numeri alla mano, 35 presenze complessive in stagione tra tutte le competizioni.

Ora, con la maglia del Toro, il venticinquenne cercherà continuità. L’intesa con Baroni è già collaudata e il modulo 4-2-3-1 gli calza a pennello, nel ruolo di esterno destro alto a piede invertito. Ngonge ha già dimostrato di sapersi adattare con efficacia al calcio italiano: è un giocatore imprevedibile, generoso in fase difensiva e pericoloso nell’uno contro uno.

Il club granata spera che l’entusiasmo e la voglia di riscatto lo portino a replicare quanto fatto a Verona, per offrire qualità e profondità a una manovra offensiva che nelle ultime stagioni ha spesso faticato. Con oltre 150 presenze tra Belgio, Olanda e Italia e un debutto in Nazionale maggiore belga nel 2024, Ngonge è pronto a scrivere un nuovo capitolo in granata. E il Toro scommette che sarà quello della consacrazione.

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