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FORMULA 1

Disastro Hamilton a Spa, solo Leclerc salva la Ferrari

Il britannico chiude 15° la Sprint e sarà sedicesimo al via del Gran Premio mentre Charles quarto nella gara corta scatterà terzo

F1, Vasseur e la crisi della Ferrari: "Ecco quando arriveranno gli aggiornamenti..."

Hamilton e Leclerc (foto LaPresse)

In fondo Lewis Hamilton è uno di parola. Alla vigilia di Spa aveva detto di lavorare con la Ferrari in vista della prossima stagione, sullo sviluppo della nuova monoposto. Effettivamente, questa che guida adesso non fa per lui o più semplicemente il sette volte campione del mondo non ci crede. E così, dopo il disastro del venerdì, ne combina altri due: solo quindicesimo nella Sprint vinta da Max Verstappen e sedicesimo nelle Qualifiche per il Gran Premio del Belgio che scatterà alle 14 con le due McLaren in prima fila, Lando Norris davanti al compagno. Tutto questo, mentre Charles Leclerc mettendoci molto di suo, dimostra come il progetto non sia tutto da buttare: quarto nella gara corta e soprattutto splendido terzo in Qualifica, per questione di millesimi davanti allo stesso Verstappen.

L'olandese che era scattato secondo nella Sprint ha sfruttato al meglio la scia buona di Piastri passandolo già al primo giro e allungando quel tanto che è bastato per resistere. Lo aveva fatto anche Leclerc con Norris, ma il britannico gli è rimasto sufficientemente vicino da ripassarlo per andare a prendere il terzo posto. Nelle Qualifiche invece solito monologo delle arancioni: Norris primo in 1'40.562 con 85 millesimi sul compagno di box. Seconda fila per la Ferrari numero 16 che partirà davanti alla Red Bull di Max.

Leclerc sa di aver ottenuto il massimo: «Sinceramente non me l'aspettavo, sono molto contento ed è comunque strano dirlo visto che siamo tre decimi dietro. Sapevamo di avere qualcosa in più del solito anche se pensavo di essere dietro. Ci vuole tempo per sfruttare gli aggiornamenti. Basterà per il podio? Non lo so, ma sicuramente il loro passo gara è forte e io non sono riuscito a tenere il ritmo». Desolato invece Hamilton. «Abbiamo cambiato l'assetto, la macchina andava bene. Ho fatto un errore, è colpa mia. Sono davvero dispiaciuto, chiedo scusa alla squadra e alla fabbrica».

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