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ciclismo
27 Luglio 2025 - 22:32
Pogacar (foto Fb Tour de France) mentre transita davanti all'Arco di Trionfo a Parigi
Pioggia, festa, battaglia e storia: l’ultima tappa del Tour de France 2025 ha avuto tutto. Sul traguardo di Parigi, Wout van Aert ha firmato una vittoria d’autore, staccando tutti con un attacco fulmineo sull’ultima ascesa di Montmartre e arrivando in solitaria sotto la pioggia, tra gli applausi del pubblico. La tappa conclusiva si era aperta con un clima rilassato: la pioggia battente aveva spinto gli organizzatori a neutralizzare la corsa a 50 chilometri dal termine, evitando rischi inutili ai corridori sul circuito finale. Le squadre ne hanno approfittato per celebrare il momento, tra sorrisi, foto e abbracci. Ma la calma ha lasciato presto spazio all’adrenalina. Sui duri strappi parigini, Tadej Pogacar ha lanciato la sfida sin dal primo giro di Montmartre, imponendo un ritmo feroce che ha scremato il gruppo fino a lasciarlo ridotto a una manciata di corridori. Ma il colpo da maestro lo ha piazzato van Aert, che con una rasoiata sull’ultima salita ha lasciato tutti sul posto. Pogacar, ancora una volta protagonista, ha chiuso quarto, dietro ad uno straordinario Davide Ballerino, arrivato secondo, ed al connazionale Mohoric. Sesto posto per Trentin. E che edizione. A 26 anni, Pogacar ha conquistato il suo quarto Tour de France, un traguardo mai raggiunto così presto nemmeno da leggende come Eddy Merckx. Lo sloveno ha imposto il proprio ritmo sin dalle prime montagne, vincendo quattro tappe e lasciando intuire che avrebbe potuto fare anche di più. Ha gestito le energie, concesso gloria ad altri, ma mai lasciato dubbi su chi fosse il più forte. Solo undici corridori sono riusciti a contenere il distacco sotto l’ora, a dimostrazione di un dominio raro.
Pogacar ha vestito la maglia gialla con autorità e ha conquistato anche altre classifiche secondarie. L’unica casacca che non ha potuto indossare è stata la bianca, ormai preclusa per età. A brillare nel frattempo è stato anche Jonathan Milan, che ha lottato con costanza per la maglia verde, guadagnandola tappa dopo tappa, sprint dopo sprint. Per lui, oltre alla classifica a punti, anche due vittorie di tappa che ne consolidano lo status di grande talento del ciclismo italiano. Sul campione sloveno resta al momento il dubbio sulla partecipazione alla Vuelta di Spagna che partirà da Venaria il 23 agosto: «Non ho detto che parteciperò ma nemmeno che non ci sarò - ha detto prima della partenza - vedremo con lo staff».
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