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NUOTO

Martinenghi e Ceccon, fratelli da podio ai Mondiali: Viberti quinto nei 100 rana

Le due stelle della spedizione azzurra a Singapore non tradiscono mentre il torinese sfiora una medaglia in cui credeva

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Ludovico Viberti quinto nei 100 rana

Inossidabili, nonostante tutto. La seconda giornata dei Mondiali di nuoto a Singapore regala bellissimi sprazzi d'Italia con molta consapevolezza e qualche rimpianto. Cosa sarebbe stato nella finale dei 100 rana se Nicolò Martinenghi non fosse stato debilitato da un virus finendo per essere battuto solo da Qin Hayang, con Ludovico Blu Art Viberti sesto. E cosa sarebbe stato di Thomas Ceccon nella gara per le medaglie dei 50 farfalla se non avesse dovuto disputare solo mezz'ora prima la semifinale dei suoi 100 dorso? Ha colto un bellissimo bronzo, figlio anche della fatica.

Martinenghi ha chiuso a 35 centesimi dal cinese ed è arrivato distrutto in premiazione. La spiegazione è semplice: «Ho passato tutta la notte al bagno, probabilmente per un'intossicazione alimentare. Ho pensato di non farcela a presentarmi, ero vuoto dentro, ma pieno nella testa e nel cuore. Mi spiace solo che potevo valere di più». Anche il torinese Viberti era da podio, ha chiuso quinto: “Il podio era alla portata, ho provato a fare una gara come la semifinale passando forte nella prima vasca ma in quella di ritorno non ho avuto le stesse sensazioni. Fare queste finali è sempre bello, ti mette in gioco contro i migliori.

Ceccon si è inchinato a Grousset e Ponti, in una gara che nel 2028 sarà olimpica. Tra poche ore potrà rifarsi nei 100 dorso: “Bisognerà nuotare forte, io tanto ho già annunciato che voglio battere il mio primato”, che per la cronaca è anche record del mondo. In finale anche Simona Quadarella nei 1500, Anita Bottazzo nei 100 rana e Carlos D'Ambrosio nei 200 stile con nuovo record italiano in 1'45”23.

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