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TENNIS

Andrea Vavassori fra gli US Open e le Atp Finals: «Sono sempre in viaggio e mi fa piacere tornare a Pinerolo»

Wave giocherà con Simone Bolelli a Cincinnati, prima di difendere il titolo del misto a New York con Sara Errani

Andrea Vavassori fra gli US Open e le Atp Finals: «Sono sempre in viaggio e mi fa piacere tornare a Pinerolo»

Andrea Vavassori con l'amico e compagno di avventura Simone Bolelli (foto LaPresse)

Il Cincinnati Open è alle porte per Andrea Vavassori, che si prepara a disputarlo in coppia con l’amico Simone Bolelli, prima di concentrarsi sugli US Open, dove difenderà il titolo del doppio misto, con Sara Errani. Il 30enne torinese è ancora a Toronto, dove si sta curando da un infortunio al piede destro.

Buongiorno Andrea, come si sente?

«Ho iniziato ad avvertire il fastidio già a Washington, dove sono riuscito a mascherarlo meglio, ma ho giocato comunque sotto antinfiammatori e antidolorifici e con un “taping” sul piede. Qui a Toronto in allenamento in alcuni giorni andava meglio o in altri peggio. Durante la partita (persa contro gli argentini Andres Molteni e Maximo Gonzalez, ndr) ho sentito più male, soprattutto nei cambi di direzione».

Di cosa si tratta?

«Ho effettuato una risonanza magnetica ed è una borsite nello spazio fra le dita del piede. Farò un’iniezione di cortisone, che ridurrà l’infiammazione e il dolore e mi permetterà di tornare a giocare in maniera graduale. A Cincinnati scenderemo in campo l’11 o il 12 agosto e, dunque, il tempo tecnico per recuperare ci sarà».

La vostra stagione, con i quattro titoli conquistati, è stata molto positiva, ritiene, però, che sia mancata un po’ di continuità?

«Abbiamo avuto un momento difficile sulla terra rossa, con le uscite al primo turno a Monte-Carlo, Madrid e Roma. C’è stata anche un po’ di sfortuna. Siamo comunque la quinta coppia della Race e stiamo dimostrando di essere forti. Ci sono parecchi tandem di alto livello e, con il killer point e il super tiebreak, le partite girano su pochi punti. Ovviamente vogliamo tornare alle Nitto Atp Finals e daremo il massimo per riuscirci».

Che idea si è fatto dell’evento del misto del 19 e 20 agosto, per assegnare il trofeo degli US Open?

«Con Sara (Errani, ndr) abbiamo espresso il nostro punto di vista sui social, è stata una decisione inaspettata, presa senza averla prima comunicata ai tennisti. Dispiace che ci saranno pochissime coppie di doppisti esperti. Speriamo che la presenza di molte star dei singolari possa avvicinare più persone possibili anche al misto. A mio parere sarà un evento che non avrà un seguito, si presta, però, molto al pubblico americano, che ama lo spettacolo».

Obiettivi?

«Io e Sara conosciamo il nostro valore, abbiamo già due Slam all’attivo e insieme ci divertiamo. Cercheremo di mandare a casa tutti quanti».

Si parla spesso della vita di Jannik Sinner a Monte-Carlo, com’è la sua a Pinerolo?

«Viaggio molto e mi fa sempre piacere tornare. A casa in un anno starò meno di tre mesi, mai più di dieci giorni consecutivi. Mi alleno al CT Pinerolo, spesso con mio fratello Matteo. Se ci servono i campi in cemento, andiamo allo Sporting, dove c’è Lorenzo Sonego, o al Momy Sport Village».

E fuori dal campo?

«Esco a cena con gli amici e mi rilasso. Quando vado in giro per Pinerolo, mi rendo conto che molti seguono il mio percorso con affetto e tifano per me. Mi fa molto piacere. Al momento sono single e vivo a cinque minuti dalla mia famiglia. Stiamo spesso insieme e ne sono felice».

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