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MOTOGP

Balaton Park conferma la crisi di Pecco, ridono solo gli spagnoli

Anche nella prima giornata di prove sulla nuova pista ungherese Bagnaia fatica terribilmente con la Desmosedici e dovrà passare dalla Q1

MotoGp, Bagnaia sfida il passato: "Termas? Non la amo, ma stavolta..."

Pecco Bagnaia (foto Fb Ducati Corse)

Quattro spagnoli davanti a tutti e poi due italiani, ma non c'è Pecco Bagnaia. Perché meno di due settimane fa, con una Ducati stradale usata per testare il tracciato, il chivassese era andato forte sulla nuova pista del Balaton Park fatta di 'stop and go' continui. Quando però si è trattato di riprendere in mano la sua Desmosedici GP 25 nella prima giornata di Libere, sono ricomparsi i soliti problemi di frenata e inserimento in curva. Così ha chiuso ad oltre sette decimi dalla vetta, con un'anonima quattordicesima piazza che lo costringerà a passare dalla Q1 senza nessuna certezza.

Non così invece è stato per Pedro Acosta. Lo spagnolo della Ktm ha fermato il cronometro sull’1’37”061 precedendo Marc Marquez staccato solo di 6 millesimi mentre il fratello Alex è a 281 millesimi mentre quarto c'è Fermin Aldeguer. I migliori degli italiani sono Enea Bastianini, che dimostra i suoi progressi, e Franco Morbidelli a 368 millesimi mentre fuori dalle prime dieci posizioni ci sono anche le due Aprilia di Martin e Bezzecchi, undicesimo e dodicesimo.

Bagnaia dovrà ancora una volta resettare tutto, ma in Ducati non mollano come conferma il team manager, Davide Tardozzi: «Abbiamo capito benissimo lo sfogo del pilota e del ragazzo. Perché in fondo sono ragazzi che si vedono sfuggire il loro sogno. Pecco si sente in dovere per le sue capacità di lottare quantomeno per il podio tutte le volte. A caldo può succedere, per noi non è stato un problema. L’unità tra lui e il team è solidissima, non ci sono problemi». A giudicare da quello che abbiamo visto, in realtà i problemi sono ancora molti.

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