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L'INTER NE FA 5

Il Toro di Baroni è un disastro: orrori ed errori, granata umiliati a San Siro. E sul mercato...

Vlasic e compagni durano 17 minuti, poi ne combinano di tutti i colori e Chivu si diverte: i nerazzurri mandano segnali per lo scudetto

Franco Israel in ginocchio beffato da Lautaro (foto Getty)

Franco Israel in ginocchio beffato da Lautaro (foto Getty)

L’Inter sarà anche “ingiocabile”, ricordando un meme di Mkhitaryan. Il Toro, però, ci mette tanto del suo: da una parte per i regali sfruttati dai nerazzurri, dall’altra perché emergono nuovamente tutti i problemi intravisti durante l’estate. Il 5-0 è un mix di errori horror in campo e sul mercato, perché si è deciso di cambiare modulo dopo un mese e mezzo di 4-2-3-1. E ora la preoccupazione è enorme, anche perché ci sono soltanto sette giorni per sistemare la rosa.

Baroni riparte da dove aveva finito contro il Modena: il modulo è il 4-3-3, in cabina di regia c’è Ilkhan e in attacco debuttano dall’inizio i nuovi Ngonge e Simeone con capitan Vlasic terzo volto dell’attacco. Sulla panchina dell’Inter si è insediato Chivu, ma sembra di rivedere il modulo e gli uomini di Inzaghi, con l’unica novità Sucic per sostituire lo squalificato Calhanoglu. Davanti ci sono i soliti due, Thuram e Lautaro, e la coppia Coco-Masina va subito in affanno. Il Toro prova a giocarsela nel primo quarto d’ora, ma il fragile muro difensivo cade già al 17°: Barella batte un corner a rientrare, Bastoni va in anticipo su Simeone e sorprende Israel, facendo esplodere San Siro. I nerazzurri non alzano più di tanto i ritmi, ma la squadra di Baroni non riesce a costruire nulla, con il Cholito lasciato solo là davanti e con Ngonge che si accende solo a sprazzi. E Masina si dimostra non all’altezza, perché al limite della propria area perde un pallone trasformato in oro prima da Sucic e poi da Thuram, che realizza il 2-0 sotto gli occhi di papà Lilian e del fratello bianconero Khephren. Israel evita il tris già nel primo tempo con un grande intervento su Acerbi, ma è soltanto una questione di tempo: all’alba della ripresa, Gineitis regala il pallone a Lautaro e l’attaccante non sbaglia. Baroni prova a inserire Tameze e Aboukhlal, ma la sua difesa continua a combinarne di tutti i colori e con giocatori come Thuram e Bonny non te lo puoi permettere. 

Finisce 5-0, un’umiliazione totale che fa scattare il campanello d’allarme al Filadelfia. Perché se da una parte c’è un’Inter che manda segnali in chiave scudetto, dall’altra c’è un Toro che non ha ancora capito quale strada voglia percorrere. La certezza è che la difesa, così com’è, non può funzionare, eppure l’obiettivo più vicino ad oggi è un altro attaccante, Oristanio. Ma durante i confronti notturni tra Baroni, il presidente Cairo e il dt Vagnati, è emersa la necessità di intervenire anche sul reparto arretrato. E il Toro, intanto, chiude la prima giornata ultimo in classifica.

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