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GIORNATA AZZURRA

Gattuso e l'esordio in azzurro: "Nessuna paura. Ma l'Italia non ha mai fatto goleade..."

Il ct si prepara al debutto contro Estonia e Israele: "Vi spiego le convocazioni. E se dovessi spaccarmi la testa, metterò i punti..."

Dopo due conferenze stampa, ora c’è curiosità di vedere Gennaro Gattuso in panchina alla guida della Nazionale. Intanto, ha iniziato a prendere confidenza con Coverciano nel ruolo di ct: nel quartier generale azzurro sono cominciati i lavori in vista di Estonia (venerdì) e Israele (lunedì), due snodi fondamentali nella corsa al prossimo Mondiale. "Dobbiamo pensare a una partita per volta, dobbiamo prepararci all’Estonia ma senza preoccuparci di fare una goleada - dice Ringhio sulla necessità di segnare tanto in chiave differenza reti - anche perché in 100 anni l’Italia ne ha fatte poche: in ogni caso c’è poco da parlare, bisogna far parlare il campo".

Il rischio, però, è quello di tornare nel buco nero dell’ansia dell’ennesimo, clamoroso flop Mondiale: "La paura non può entrare dentro il nostro stato d'animo, questa è la verità, e non dobbiamo andare in panico dopo dieci minuti se siamo sullo 0-0 ma restare squadra sempre - l’avviso di Gattuso al suo gruppo - e personalmente sono carico a molla: se mi spaccherò la testa mi metterò i punti, senza tanta responsabilità ma nessuna paura". Poi ci sono i ragionamenti sulle scelte e sulle convocazioni: "Scamacca resta qui nonostante un fastidio, Buongiorno, Ricci e Cristante sono rimasti a casa ma fanno parte del progetto, con Chiesa ho parlato e non si sentiva al 100 per 100 - spiega il ct - poi ho chiamato Fabbian, Esposito e Leoni: non ho regalato niente a nessuno, ma penso che abbiano caratteristiche ben precise".

Intanto, a Udine c’è polemica perché si vorrebbe annullare la sfida contro Israele per la guerra in corso in Palestina: "Io sono un uomo di pace e mi fa male al cuore vedere civili e bambini colpiti - riflette Gattuso - noi però facciamo un mestiere, anche la Figc sta lavorando tantissimo per trovare soluzioni e fare una gara perfetta a Udine anche dal punto di vista della sicurezza: il nostro dovere è fare il nostro lavoro, ma spero si arrivi a una soluzione di pace non solo in Israele".

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