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qualificazioni mondiali
04 Settembre 2025 - 21:11
Il ct Rino Gattuso durante l'allenamento di rifinitura (foto Figc)
Dice che non c’è il tempo per emozionarsi ma è difficile credergli. Stiamo parlando del neo commissario tecnico Gennaro Gattuso alla sua prima panchina azzurra, questa sera (fischio di inizio alle ore 20:45) a Bergamo contro l’Estonia. L’ex centrocampista del Milan, da Ringhio qual è, è “carico a molla”, consapevole che dopo la brutta sconfitta di giugno in Norvegia non sono più concessi passi falsi. Con l’Estonia bisogna vincere, meglio se con tante reti di scarto, ma senza farsi ossessionare da goleade che, come ha giustamente sottolineato il ct, non fanno parte del Dna della Nazionale:
«Non ho il tempo di emozionarmi - ha detto nel corso della conferenza stampa della vigilia - ho troppe responsabilità addosso. Forse domani quando l’arbitro fischierà un po’ di emozione ci sarà, ma adesso sono molto concentrato. Non dormo per i pensieri, non per l’emozione. Sappiamo che abbiamo un compito difficilissimo, ma ce la metteremo tutta per raggiungere il nostro obiettivo». Dopo aver ricordato Giorgio Armani («una grande perdita, ha portato lustro a noi italiani nel mondo»), Gattuso ha espresso tutta la sua soddisfazione per i primi quattro giorni di lavoro a Coverciano: «Non potevo immaginare cose migliori. Ho trovato un gruppo di ragazzi che si sono messi a disposizione, così come tutte le persone che lavorano all’interno della Federazione. C’è stato un lavoro quasi perfetto e penso che vedremo una grande partita».
Data per certa la difesa a quattro, ma con costruzione a tre, Gattuso non dà altre indicazioni sul modulo e sull’undici che scenderà in campo: «Vedremo domani, i numeri non sono importanti - ha sottolineato -. Sappiamo quello che vogliamo fare e abbiamo preparato la partita molto bene». Inutile nascondersi, gli Azzurri partono con tutti i favori del pronostico, ma guai a sottovalutare un’avversaria che a giugno ha tenuto a lungo testa ad Haaland e compagni: «L’Estonia è una squadra che vuole palleggiare e fare costruzione dal basso. È una squadra ben organizzata, hanno un allenatore giovane con buone idee. Dobbiamo fare una partita importante, tutti pensano sia una passeggiata, ma non ci sono partite facili».
Fondamentale avere l’approccio giusto alla partita, niente scherzi: «Dobbiamo essere umili e arroganti. L'umiltà quando si sbaglia una palla, poi dopo l'arroganza di fare la giocata difficile e non preoccuparci di sbagliare». Accanto a lui uno dei più esperti, Barella: «“Nelle ultime partite in nazionale potevo e dovevo fare meglio. Le partite sono tante, la stanchezza c'è, non penso sia una scusa. Ora dobbiamo essere proiettati in avanti e cercare di fare più gol possibili. Ho giocato tutte le competizioni tranne il Mondiale con la Nazionale, voglio riportarla sul palcoscenico che merita». Infine su Gattuso ct: «Ci ha dato serenità e fiducia, ci ha fatto lavorare e dobbiamo ripagarlo con le nostre prestazioni in campo».
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