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vita da ex

Spritz, video (della zuffa con Vagnati) e beneficenza. Toro, riecco Ivan Juric 490 giorni dopo

Domenica l'allenatore croato torna per la prima volta da avversario sotto la Mole

Spritz, video (della zuffa con Vagnati) e beneficenza. Toro, riecco Ivan Juric 490 giorni dopo

Ivan Juric allo Shamrok Inn e a San Salvario con la moglie Irena. In basso, un frame del video della zuffa tra Vagnati e Juric

Contro il Psg, nel suo esordio in panchina in Champions, non è andata esattamente come sperato, visto che la sua Atalanta è uscita con le ossa rotte - e non solo metaforicamente parlando, vista la lunga lista degli infortunati - dal Parco dei Principi di Parigi, battuta 4-0 dai Campioni d’Europa in carica. Per Ivan Juric non sarà una giornata qualsiasi neanche domenica prossima, visto che per la prima volta tornerà da avversario nella “sua” Torino. A 490 giorni di distanza dal 18 maggio 2024 - 3-1 il risultato finale ottenuto in casa contro il Milan - l’allenatore croato ritroverà i suoi ex tifosi e il suo ex club, affrontato già da allenatore della Roma ma allo stadio Olimpico della Capitale. «Lascio la squadra - le parole di commiato dell’allenatore quella sera - perché qui ci sono troppe critiche e poca gioia. Mi piacerebbe più amore e meno litigi». Disse riferito ai alla piazza granata.

Tifosi, ma anche società, con cui “Ivan il Terribile” Juric ha vissuto tre anni di amore e odio. Memorabile, tanto per accendere un ricordo mai sopito, il video della zuffa tra l’allenatore croato e il direttore tecnico Vagnati durante il ritiro estivo del 2022. Un video che fece il giro del mondo scatenando polemiche infinie, un video girato da una stanza dell’albergo in cui il Toro si trovava in ritiro ma di cui non si è mai venuto a conoscenza ufficialmente il nome del videomaker in questione.

Ivan il Terribile, inoltre, è passato alla storia granata per aver mandato pubblicamente la curva Maratona a quel paese dopo un Toro-Sassuolo. Tra Ivan Juric e Torino città, però, è stato anche vero amore. Spesso, infatti, lo si trovava in giro per il suo quartiere preferito, San Salvario, zona del centro ricca di locali e dalle tante anime: «Mi piace soprattutto San Salvario - aveva raccontato durante una conferenza stampa -, una zona che mi si addice molto, con tutti quei locali». Con la moglie Irena e la figlia minore Carla - studentessa del liceo classico Gioberti - aveva scelto di vivere tra San Salvario e il Parco del Valentino.

E proprio in quelle zone lo si poteva incrociare a bere una Guinness - ad esempio - prima di un Torino-Salernitana allo Shamrok Inn - che ora non c’è più - di corso Vittorio Emanuele. Spesso lo si poteva incrociare nel cuore di San Salvario, in particolar modo dopo essere andato a prendere la moglie Irena volontaria dell’Asai, associazione di via Sant’Anselmo, i due si fermavano a bere uno spritz, «il più buono di Torino», andava ripetendo Ivan Juric agli amici, riferendosi all’aperitivo preparato al “Bicierin Ciclofficina”.

Ogni tanto, con lo staff, Juric andava a cena alla pizzeria Napples, sempre a San Salvario, oppure lo si poteva anche incontrare a “Lo sbarco”, ristorante, in via Silvio PellicoIvan Juric e la moglie Irena sono ricordati anche per il loro cuore d’oro, viste le donazioni fatte dalla coppia verso Casa Ugi. L’ex tecnico del Toro e la sua famiglia hanno voluto “adottare” un alloggio della struttura che ospita i genitori dei giovani pazienti oncologici per due anni, grazie al dono di 12mila euro.

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