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MA LA CONTESTAZIONE PROSEGUE

Toro avanti in Coppa Italia: contro il Pisa basta Casadei. Ma il vero match-winner è un altro...

La squadra di Baroni supera il turno senza brillare e rischia grosso in pieno recupero con i toscani in 10

L'esultanza del granata Casadei in Toro-Pisa 1-0

L'esultanza del granata Casadei in Toro-Pisa 1-0

Il Toro di Baroni poteva solo vincere e riesce a farlo pur senza brillare: è il terzo successo dell’era del tecnico toscano, con il Pisa finisce 1-0 proprio come contro Modena e Roma. E’ una gara tutt’altro che memorabile, se non altro però la squadra riesce ad avanzare in Coppa Italia e al prossimo turno troverà la Roma in gara secca all’Olimpico, già battuta meno di due settimane fa.

Baroni ne cambia addirittura nove rispetto all’ultima uscita, gli unici superstiti dello 0-3 contro l’Atalanta sono Coco e Ismajli. Tra i pali c’è il secondo portiere Paleari, in difesa viene sperimentato Dembele da braccetto, sulle corsie si rivede Pedersen ed esordisce Nkounkou, in attacco Adams è supportato da Ngonge e da Njie, quest’ultimo in campo per la prima volta da febbraio. La fascia di capitano finisce sul braccio di Tameze, l’uomo più pericoloso è Casadei fin dai primissimi minuti: all’8’ si inserisce sul cross di Pedersen e sfiora il palo, poco dopo svetta più in alto di Piccinini sul corner di Ngonge e di testa batte Scuffet. Si gioca in un clima surreale, con la Maratona senza striscioni e bandiere e con meno diecimila spettatori sugli spalti. C’è anche il presidente Cairo, il quale viene beccato da fischi e cori quando viene inquadrato sui maxi-schermi. Dopo il vantaggio immediato, la sfida diventa pressoché soporifera, senza occasioni né da una parte né dall’altra. Il primo tempo si chiude con tre ammonizioni, Coco tra i granata e la coppia Albiol-Piccinini tra gli ospiti, in pieno recupero il pareggio di Lorran è annullato per un evidente fuorigioco dello stesso attaccante neroblu.

Per la ripresa i tifosi del Toro alzano la voce e tornano a contestare il presidente Cairo, l’arbitro Pezzuto cancella anche le reti di Ismajli per fallo di mano e quella di Albiol per posizione irregolare. Cuadrado lascia i suoi in 10 per qualche parola di troppo verso il direttore di gara, Baroni stravolge il suo tridente e inserisce Abouhklal, Simeone e Ngonge, poi decide di togliere Dembele per Asllani e tornare così alla difesa a quattro per l’ultimo quarto di gara. Nel finale Aboukhlal ha l’occasione per il raddoppio ma non la sfrutta e va a sbattere contro Scuffet, poi serve un super Paleari sul tentativo in extremis di Tramoni per avanzare al prossimo turno della competizione. Lunedì a Parma, però, servirà molto di più per rialzarsi anche in campionato: tornerà la squadra titolare, è vero, ma la strada verso la definitiva svolta appare davvero ancora molto lunga.

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