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MOTOGP

Bagnaia è rinato in Giappone, prossimo obiettivo i Marquez

Mancano 5 tappe alla fine del Mondiale e Pecco può ancora arrivare secondo, mentre la Ducati ammette i suoi errori

Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia fa festa (foto IG@pecco63)

I rimpianti per una stagione alla rovescia restano forti, ma adesso Pecco Bagnaia sa di poter lottare almeno per un obiettivo, complicato ma non impossibile. Dopo il weekend perfetto di Motegi gli restano infatti 66 punti da rimontare su Alex Marquez per chiudere il Mondiale di MotoGP al secondo posto e completare la festa in casa Ducati Lenovo. Comincerà a lavorarci già il prossimo fine settimana in Indonesia e poi, dopo una settimana di pausa, con la doppietta tra Australia e Malesia. A novembre poi il primo weekend sarà quello del GP del Portogallo e il secondo quello finale, come sempre a Valencia.

Ormai è chiaro che ha ritrovato, in tutto o solo in parte lo capiremo presto, la classe e la convinzione dei giorni migliori. Quella che non ha in realtà mai perso anche se qualche dubbio negli ultimi mesi così complicati era venuto pure a lui. Decisiva è stata Misano, non tanto per le gare quanto per i test del lunedì nel quale per la prima volta a Pecco è stato veramente permesso di fare quello che voleva. Con la sua visione, i consigli preziosi di Casey Stoner che gli è stato di fianco per tutta la giornata e alcuni accorgimenti tecnici, è tornato.

Lo ha ammesso candidamente il team manager, Davide Tardozzi: «La soddisfazione per avere di nuovo Pecco così veloce, così competitivo, è una gioia per tutta la Ducati, non solo per il team, anche per gli ingegneri a casa che hanno lavorato duramente in questi mesi per riportarlo dov’è. Ha sempre detto le cose giuste, noi ci siamo arrivati tardi purtroppo, però l’intesa non è mai mancata, la fiducia da entrambe le parti non è mai mancata, sapevamo che saremmo arrivati e alla fine ce l’abbiamo fatta». Meglio tardi che mai e il 2026 fa meno paura.

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