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L'IMPIANTO

Riprende l'attività allo Stadio Primo Nebiolo, dopo la chiusura durata due anni per i lavori di riqualificazione

Fra i progetti ai massimi livelli, ci sono i ritorni a Torino prima degli Assoluti e poi del meeting internazionale

Riprende l'attività allo Stadio Primo Nebiolo, dopo i lavori di riqualificazione durati due anni

Il taglio del nastro allo Stadio Primo Nebiolo

Dopo quasi due anni di chiusura, lo Stadio Primo Nebiolo oggi è stato reinaugurato ed è tornato a essere una risorsa al servizio del movimento sportivo torinese.

Sono, infatti, terminati i lavori di riqualificazione per circa 1,9 milioni di euro, realizzati grazie ai fondi PNRR, che hanno riguardato la ricostruzione della superficie sintetica della pista e il rifacimento del manto e il ripristino dell’impianto di irrigazione del campo da calcio.

È stato inoltre rifatto il blocco servizi e spogliatoi, con l’aggiunta di un bagno per persone con disabilità, e adeguato l’impianto di illuminazione. I posti a sedere sono 5.788, di cui 1.110 nella tribuna coperta.

A tenere a battesimo la nuova pista da otto corsie, sotto lo sguardo dei grandi campioni del passato Franco Arese e Maurizio Damilano e del presente Stefano Sottile e Brayan Lopez, sono stati le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di I grado, impegnati nella “Speed School Challenge” sui 60 metri.

La nuova pista da atletica e il campo da calcio

«Stiamo lavorando - spiega il sindaco Stefano Lo Russo - per riportare qui un grande meeting internazionale. Torino è una grande capitale dello sport e dell’atletica leggera». L’omologazione dell’impianto arriverà a novembre, però nel 2026 saranno in programma altri lavori sugli spalti delle due curve e il retopping del pistino indoor da cinque corsie. Un intervento da circa 2,4 milioni di euro, finanziato al 70% dal Dipartimento per lo Sport, nell’ambito del bando “Sport e Periferie 2024”.

Per l’assessore comunale allo Sport Domenico Carretta, «ci premeva soprattutto essere pronti a riaccogliere tutte le associazioni e le realtà sportive del territorio. In Italia non sono molte le strutture costruite solo per ospitare l’atletica e ci giocheremo le nostre carte ai massimi livelli».

Il presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio lancia un’idea: «Penso che, prima del meeting internazionale, l’ideale prova generale sia rappresentata dagli Assoluti (organizzati per l’ultima volta al Nebiolo nel 2015, ndr), portando l’atletica tricolore nella nostra bomboniera. Ne abbiamo già parlato con i presidenti Fidal nazionale Stefano Mei e regionale Clelia Zola. Il mio sogno è poi che il Nebiolo diventi la casa dei Comitati Regionale e Provincialedel mondo della scuola».

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