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RUGBY

L'Italia di Gonzalo Quesada si prepara al test match contro il Sudafrica, il pilone Riccioni: «Vogliamo fare una grande prestazione»

Gli azzurri hanno appena battuto l'Australia e sabato all'Allianz Stadium avranno di fronte i campioni del mondo

L'Italia di Gonzalo Quesada si prepara al test match contro il Sudafrica, il pilone Riccioni: «Vogliamo fare una grande prestazione»

Marco Riccioni vanta 35 caps in maglia azzurra

Galvanizzata dalla vittoria conquistata a Udine per 26-19 sull’Australia, l’Italrugby si sta preparando al confronto con il Sudafrica campione del mondo.

L’appuntamento con il secondo test match delle Quilter Nations Series sarà sabato 15 novembre alle ore 13,40 all’Allianz Stadium, davanti a un pubblico al momento stimabile intorno ai 30mila spettatori (i biglietti sono acquistabili su Ticketone).

La squadra guidata da Gonzalo Quesada si sta allenando al centro sportivo “Angelo Albonico” di Grugliasco, il quartier generale del CUS Torino. «La struttura è incredibile - racconta il pilone destro Marco Riccioni - e ogni aspetto è stato curato, affinché il nostro avvicinamento alla partita fosse soddisfacente».

Il 28enne pilone destro dal 2021 gioca in Inghilterra nei Saracens, con i quali nel 2023 ha vinto la Premiership ed è stato premiato come migliore nel suo ruolo. «Per noi - spiega - quella contro la mischia sudafricana - è una grande sfida. Contro l’Australia abbiamo avuto un buon atteggiamento e abbiamo lavorato bene, anche se, riguardando i video, ci siamo resi conto che avremmo potuto fare molto meglio».

Riccioni durante il tour estivo si è infortunato alle costole contro la Namibia e non ha potuto affrontare gli Springboks: «Nonostante avessimo un team giovane abbiamo fatto una bella lotta dal punto di vista fisico, nessuno si è tirato indietro. Quelle partite ci hanno lasciato molta convinzione e anche qui a Torino vogliamo fare il possibile per mettere gli avversari in difficoltà».

Il prima linea contro l’Australia è stato impiegato nel secondo tempo. «In questo momento della mia carriera - afferma - non mi interessa se gioco titolare o subentro dalla panchina, l’importante è che riesca a dare il meglio. Sto facendo un bel percorso con Nicoletta Romanazzi, la mental coach di Marcel Jacobs, per esprimermi al massimo».

Intanto Tony Brown, assistente di coach Rassie Erasmus, in attesa di trovarli in campo, parla con grande rispetto degli azzurri: «In casa giocano con grande passione, un po’ come la Francia, quindi dovremo prepararci al meglio. Il loro rugby è migliorato molto negli ultimi anni, sono fisici, dinamici e pericolosi quando trovano spazio. Con il pubblico a favore, sarà ancora più dura».

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